Il carattere razzista del linciaggio collettivo di Verzeille, avvenuto nell'estate del 2022 durante una festa di paese nell'Aude, non è stato confermato dal tribunale penale di Carcassonne secondo la federazione “Maison des Potes”, che in questo caso si è costituita parte civile.
Il video dell'aggressione è stato diffuso sui social network
Nel luglio del 2002, durante una festa di paese, un uomo di 23 anni, originario della Guadalupa, venne picchiato da diverse persone che lo hanno indicato come responsabile di iniezioni su diversi partecipanti alla festa. Il video scioccante della sua aggressione ha fatto il giro dei social network. Abbiamo visto in questo video girato durante la festa paesana, un uomo picchiato da molti altri mentre qualcuno grida “uccidilo!”
Questo mercoledì 13 novembre, secondo la federazione “Maison des Potes”, la corte non ha riconosciuto la natura razzista dei fattie ha condannato tre imputati a pene da 12 a 18 mesi di reclusione, con sospensione della pena, e all'obbligo di risarcire la vittima nella misura di 500 euro ciascuno (1.500 euro in totale). Il tribunale ha anche respinto la federazione che si costituiva parte civile.
La casa degli amici rifiutata
“La maison des potes” è una rete che lotta contro la discriminazione. Il suo presidente è Samuel Thomas estremamente deluso dal mancato riconoscimento del carattere razzista dell'aggressione, parla di “negazione collettiva del razzismo” e auspica un processo d'appello: “(Con) questa decisione di non riconoscere il carattere razzista ci troviamo in una negazione collettiva del razzismo. E' in linea con quanto dichiarato dal pubblico ministero.
Ha detto: “Quando gridiamo sono i neri, sono i neri, non c'è incitamento alla violenza contro i neri. È un po' come gridare È l'uomo dal calzino giallo che dobbiamo inseguire”. È stato sorprendente vedere che non veniva riconosciuta la natura razzista della caccia ai neri. E pensavamo di essere in Alabama. E abbiamo una decisione degna dell'Alabama.”
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