Donald Trump ha ottenuto una vittoria di portata inaspettata. A essere determinante non è stato lo sviluppo economico complessivo, bensì la domanda che egli si è posto più volte: “State meglio oggi rispetto a quattro anni fa?”
Poiché il costo della vita è aumentato di circa il 25%, molte economie domestiche hanno risposto chiaramente no. La risposta del governo in carica è stata immediata.
Le conseguenze per la Svizzera
Attualmente la crescita dell’economia svizzera è abbastanza stabile. Ma deve far fronte ad una debole domanda estera. Si prevede che il partner commerciale più importante della Svizzera, l’Europa, ritornerà a crescere leggermente l’anno prossimo, sostenuto dall’aumento dei salari reali, che sostiene le esportazioni svizzere. L’economia svizzera potrebbe quindi raggiungere una crescita tendenziale dell’1,5% circa.
L’economia americana rimane estremamente forte. Le politiche previste dall’amministrazione Trump, con tasse più basse, meno regolamentazione e tariffe più elevate, sono viste come leggermente positive per la crescita degli Stati Uniti. Tuttavia, dazi più elevati potrebbero avere un impatto negativo sulle esportazioni svizzere.
Taglio dei tassi della BNS
Si prevede che la Banca nazionale svizzera (BNS) taglierà ulteriormente i tassi a causa della bassa inflazione e delle preoccupazioni sulla dinamica economica nell’Eurozona. Prevediamo altri due tagli dei tassi in questo ciclo, uno a dicembre e l’altro a marzo 2025.
La necessità di ulteriori tagli dei tassi dipenderà dall’andamento dei tassi di cambio. Il cambio USD/CHF è influenzato principalmente dai differenziali di tasso. Tagli più profondi dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed) rispetto alla BNS potrebbero ridurre l’attrattiva del dollaro USA e spingere il tasso di cambio verso il basso fino a circa 0,80 l’anno prossimo. È probabile che la BNS consenta un graduale deprezzamento del cambio USD/CHF in questa direzione.
Tuttavia, potrebbe reagire in modo più evidente a un significativo deprezzamento del tasso di cambio EUR/CHF al di sotto di 0,90. In questo caso, la BNS potrebbe abbassare ulteriormente il tasso di riferimento fino a zero per evitare un ulteriore apprezzamento del franco.
L’incidenza dei dazi doganali
Si prevede che l’indice azionario svizzero realizzerà una crescita degli utili del 7,5% nel 2024 e nel 2025. Si prevede che il settore finanziario guiderà la crescita degli utili quest’anno, con una base più ampia in vari altri settori l’anno prossimo.
Se l’amministrazione Trump dovesse imporre dazi elevati e nuove restrizioni commerciali, ciò potrebbe avere un impatto negativo sull’economia globale, in particolare sulle aziende cicliche orientate all’export, nonché sui titoli azionari che hanno una quota elevata di esportazioni verso gli Stati Uniti e un’elevata quota di valore aggiunto in Svizzera. o fuori dagli Stati Uniti.
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