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i deputati votano per la sua applicazione per un anno, esclusi i territori d'oltremare e la Corsica

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L'Assemblea nazionale ha approvato venerdì, nell'ambito dell'esame del progetto di bilancio, l'aumento della tassazione sui trasporti aerei proposto dal governo, limitandone però la durata a un anno ed escludendo dal sistema le isole francesi e i territori d'oltremare.

L'emendamento del governo, che dovrebbe aumentare la tassazione del trasporto aereo di un miliardo di euro con entrata in vigore il 1° gennaio 2025, è stato adottato con 99 voti favorevoli e 78 contrari, con il voto favorevole dell'intero campo governativo e della sinistra, contro la RN e i suoi alleati . L'imposta è quindi valida per una domanda di un solo anno.

Diversi deputati hanno difeso con successo la necessità di proteggere i territori d'oltremare e insulari. Tra loro Cristiano Battistadeputato del PFN nella 2a circoscrizione elettorale della Guadalupa, la parola chiave di questo tema è difesa della continuità territoriale.

Il sistema aumenterà le aliquote fiscali sui biglietti aerei per i voli in classe economica da 2,60 euro per passeggero a 9,50 euro, per una destinazione europea, da 7,50 euro a 15 euro per destinazioni intermediarie, e da 7,50 euro a 40 euro per destinazioni lontane, ha spiegato il relatore generale del Bilancio, Charles de Courson (Liot). Aumenti sono previsti anche per la business class, da 20 a 30 euro per le destinazioni europee, da 63 a 80 euro per le destinazioni intermedie e da 63 a 120 euro per quelle lontane, ha spiegato.

Un aumento al quale le compagnie aeree si oppongono anche se alcune, come Air o anche Air Caraibes e French Bee, hanno già trasferito gli aumenti sui prezzi del 2025.

Per i deputati d'oltremare la questione della tassa di solidarietà sui viaggi aerei e il suo impatto sui prezzi dei biglietti aerei è solo un aspetto della questione più ampia del costo della vita e della continuità territoriale. Per Christian Baptiste, relatore della commissione Finanze, saranno necessari interventi su altri fronti come i costi di trasporto e i margini dei distributori. I parlamentari hanno il loro bel da fare.


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