L'appello dell'estrema destra a unirsi, un anno dopo la tragedia di Crépol; Sabato 16 novembre Place Ernest-Gailly non passa certo inosservata.
Quasi un anno dopo l'omicidio di Thomas al ballo di Crépol, le tratto del collettivo “Giustizia per la nostra” distribuito nelle cassette della posta e nei mercati invitando ad un incontro sabato 16 novembre nel centro della città di Romans-sur-Isère, “per Thomas e tutte le vittime dell'immigrazione“, fa molto rumore.
21 organizzazioni controvento
Il gruppo di opposizione, Romanzi in Comune, chiede al prefetto di vietarlo questo incontro. “Non c'è dubbio, sia dagli organizzatori che dal contenuto del volantino, che questo raduno sia un'iniziativa di piccoli gruppi di estrema destra; coloro che avevano organizzato, nel fine settimana del 25 novembre 2023, un raid nel quartiere orientale per scontrarsi con gli abitanti di La Monnaie “, precisano gli eletti. In un comunicato stampa congiunto, 21 organizzazioni Le donne romane chiamano “alla fraternità e alla dignità di fronte all’escalation razzista“. ” Un simile appello è un insulto alla giustizia e una vergogna per l’umanità! Da un lato ravviva un ricordo quanto mai doloroso per un intero popolo e in particolare per la famiglia di Tommaso che aveva chiesto di poter piangere in pace e serenità, come per le altre vittime. D’altra parte, i commenti espressi costituiscono un amalgama demagogico e stigmatizzano parte della popolazione del nostro Paese.“, sostengono le organizzazioni.
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La Prefettura segue da vicino
Stessa storia per l'associazione delle vittime del ballo Crépol che ha recentemente messo online un montepremi online comprendente “ i fondi […] mirerà a sostenere le vittime fisiche e psicologiche con le spese mediche e legali non coperte “. “Non vi rendete nemmeno conto che con questa manifestazione state togliendo a noi vittime e famiglie il nostro momento di contemplazione. Per noi è insopportabile che facciate questo alla vigilia di un anno dalla tragedia“, indica l'associazione sui social network in un messaggio inviato”a tutti questi gruppi di estrema destra e di estrema sinistra“perché la rete Ribelli antifascisti hanno detto che si stavano mobilitando per interrompere questo incontro. Al 7 novembre la prefettura non aveva ancora deciso se vietare la manifestazione. I servizi statali dicono “monitorare attentamente la situazione“e lo garantirà”che nessun messaggio di odio venga diffuso negli spazi pubblici”.
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