La produzione di mutui immobiliari, escluse le rinegoziazioni dei crediti, ammonta a 9,6 miliardi di euro, in leggero aumento rispetto al mese di agosto.
È un mercato che si sta ancora lentamente riprendendo. L'importo totale dei nuovi prestiti immobiliari concessi a settembre è rimasto al di sotto dei 10 miliardi di euro, secondo i dati pubblicati giovedì dalla Banca di Francia. Importo di riferimento per il settore, la produzione di mutui immobiliari, escluse le rinegoziazioni dei mutui, ammonta a 9,6 miliardi di euro.
Se questa cifra è in lieve aumento rispetto al mese di agosto, resta molto lontana dalla media mensile degli ultimi dieci anni, vicina ai 14 miliardi di euro. Di questo passo, il 2024 rischia di essere il più debole dal 2014.
L'accesso al mercato “resta difficile”, hanno constatato martedì gli autori dello studio mensile dell'Osservatorio Crédit Logement/CSA, “sia per i mutuatari modesti con poco contributo personale, sia per le famiglie più benestanti senza “un contributo sufficiente visti i prezzi cariche e ormai in aumento un po’ ovunque nel territorio”. Altri professionisti, broker in testa, pensano di vedere la luce alla fine del tunnel e ripetono più e più volte che i segnali sono di nuovo “verdi”.
“Un po' più appetito”
I dati condivisi dai principali operatori bancari francesi in occasione della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre nei giorni scorsi mostrano un significativo miglioramento del mercato.
“C'è ora un po' più desiderio” da parte dei clienti “di contrarre nuovi mutui immobiliari”, ha dichiarato il vicedirettore generale del Crédit Agricole SA (Casa) Jérôme Grivet, a margine della pubblicazione dei risultati trimestrali il gruppo.
Secondo lui, il miglioramento dei redditi grazie agli aumenti salariali e la diminuzione dei tassi stanno gradualmente ingrossando la schiera dei candidati al prestito. Ma i tassi medi sui nuovi prestiti sembrano ormai stabilizzarsi: tra agosto e settembre sono scesi solo leggermente, passando dal 3,59% al 3,56%. Queste tariffe escludono tasse e assicurazioni.
La Banque de France ha inoltre chiarito giovedì che la quota di coloro che si indebitano per la prima volta (“acquirenti per la prima volta”) per acquistare una casa principale è salita al di sopra del 50%.
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