DayFR Italian

5 artisti da non perdere nel tour

-

Un piccolo angolo di Saint-Germain-des-Prés e un programma fotografico formidabile: benvenuto a PhotoSaintGermain, il festival fotografico parigino che promette agli amanti delle belle foto di stupirsi attraverso 34 tappe davvero invitanti. Un evento gratuito al 100% (dopo Art Basel, che bella sensazione) che non scende a compromessi sulla qualità della programmazione. Tra grandi fuochi e piccoli giovani da tenere stretti, la redazione di Time Out Parigi vi presenta una panoramica dei momenti salienti del festival con cinque artisti da seguire in altrettante sedi.

Mélissa Cornet & Kiana Hayeri – Refettorio dei Cordeliers

© Kiana Hayeri

OIniziamo questo vertice con qualcosa di pesante: la presentazione del 14° Premio Carmignac di fotogiornalismo. Questo premio è un vero e proprio riflettore su una disciplina più essenziale che mai. Incentrato sulla condizione delle donne e delle ragazze in Afghanistan sotto il regime talebano, quest'anno il premio mette in risalto il lavoro del duo Kiana Hayeri, fotoreporter canadese-iraniana, e Mélissa Cornet, ricercatrice francese. Per la loro serie Terra di nessuna donna (un rapporto semestrale sostenuto dalla Fondazione Carmignac), hanno incontrato più di 100 donne afghane con storie toccanti, dando voce a coloro che oggi sono completamente privati ​​di voce nello spazio pubblico…

O ? Refettorio dei Cordeliers15 rue de l'Ecole-de-Médecine, Parigi 6th.
Quando ? Dal lunedì alla domenica dalle 11:00 alle 19:00.

Bayeté Ross Smith – Museo nazionale Eugène-Delacroix

© Bayeté Ross Smith, Tone Poetix, Amber Montalvo, Michael Brady, “Il nostro tipo di persone”, 2010

Quasi sociologica, questa prima mostra francese dell'americano Bayeté Ross Smith pone domande su ciò che modella la nostra percezione dell'individuo. Giocando su indicatori come l'abbigliamento, il colore della pelle o i segni di appartenenza a una classe sociale o a un gruppo etnico, ci invita a pensare al modo in cui questi elementi influenzano il nostro modo di vedere. Il concetto è semplice: posare le stesse modelle allo stesso modo, ma vestite diversamente, per osservare come questi piccoli cambiamenti influenzano la nostra percezione. Pertanto, lo stesso volto può apparire come quello di un miliardario in una foto, di un hipster in un'altra o di un giovane dirigente dinamico in una terza. È un'esperienza visiva accattivante che gioca abilmente con i codici fondamentali della fotografia per portarci a mettere in discussione i nostri pregiudizi ed esplorare la complessità della nostra percezione degli altri.

O ? Museo Nazionale Eugène-Delacroix, 6 rue de Furstemberg, Parigi 6.
Quando ? Dal mercoledì al lunedì dalle 9:30 alle 17:30.

Catherine De Lattre – Abraham e Wolff

© Catherine DeLattre Acquirenti, Broadway, Upper West Side, New York, 1979-80

Ti è piaciuta la mostra di Tina Barney al Jeu de Paume? Allora adorerai quello dedicato alla fotografa americana Catherine DeLattre. Affascinato dall’alta borghesia dell’Upper East Side, l’artista originario della Pennsylvania non è interessato alla “giovinezza d’oro di Manhattan” (i fan di Gossip Girl capiranno) ma alle nonne, altrettanto stremate, anche per una capatina al mercato rionale. Con abiti Chanel sulle spalle e Birkins in mano, questi anziani dei quartieri esclusivi di New York hanno ispirato Catherine DeLattre a creare una serie di ritratti colorati, realizzati alla fine degli anni '70 e che ora sono appesi alle pareti del giovane Abraham galleria & Wolff.

O ? Abraham & Wolff, 12 rue des Saints-Pères, Parigi 7th.
Quando ? Martedì dalle 11:00 alle 18:00, dal mercoledì al sabato dalle 11:00 alle 19:00.

Marilia Destot – Galleria Ségolène Brossette

© Marilia Destot, Gli sposi, 2019

Di origini lituane, Marilia Destot esplora poeticamente la diaspora ebraica nella sua regione, una storia che tocca la sua stessa famiglia e che fatica a comprendere a causa della mancanza di documentazione. Ritornata nelle terre dei suoi antenati, si rende conto che gli archivi sono rari e non le daranno le risposte che cerca. Attingendo alle storie di chi le è vicino, la fotografa si immerge poi nella natura per catturare l'assenza, attraverso fotografie ibride impreziosite da collage e disegni ad ago. La sua opera di memoria onirica evidenzia la lampante assenza di una storia comune riconosciuta dalla Storia ed evoca un'oppressione discreta che si sussurra all'interno delle case. Meglio ancora, riesce a riempire un vuoto rimasto aperto per troppo tempo.

O ? Galleria Ségolène Brossette, 15 rue Guénégaud, Parigi 6°.
Quando ? Dal mercoledì al sabato dalle 14:00 alle 19:00

Zdeněk Pisa – Centre tchèque de Paris

© Zdeněk Píša, Momenti senza tempo/Momenti fuori tempo

La mostra Casa effimera della fotografia ceca contemporanea ha fatto scalpore invitando i recenti vincitori del Prague Photo Young Award a rivelarsi in una mostra collettiva mozzafiato. Per molti è il grande tuffo nel mondo dell’arte. Tra gli eletti, un prodigio di 19 anni, Zdeněk Píša. Sì, è giovane, ma le sue foto sembrano sussurrare segreti sepolti da secoli. La sua serie Momenti fuori tempo si destreggia tra paesaggi e ritratti in un'atmosfera carica di nostalgia. Un omaggio alla sua nativa campagna ceca, questa collezione celebra l'intramontabile e conferma che il talento non aspetta il numero degli anni.

O ? Centro Ceco di Parigi, 18 rue Bonaparte, Parigi 6th.
Quando ? Da giovedì a domenica dalle 13:00 alle 19:00

Related News :