Labrit è uno dei pochi comuni delle Landes ad aver incaricato uno scultore di onorare la memoria dei propri figli morti per la Francia durante la Prima Guerra Mondiale. E non uno qualsiasi: il Montois Robert Wlérick, uno dei grandi nomi, con Charles Despiau, della scultura figurativa degli anni Trenta. Una decisione che esce dalla prassi generale, poiché i municipi sceglievano piuttosto da un catalogo: stele, obelisco. con o senza palme, medaglione, elmo o gallo gallico per completare il tutto.
Il ruolo principale delle donne
Altra particolarità, all'esaltazione del combattente e della vittoria (sul monumento compaiono ancora due bassorilievi in bronzo di poilus), Robert Wlérick preferì (e gli eletti lo seguirono) la rappresentazione della vedova e dell'orfano, che mette in risalto il ruolo preponderante delle donne che supplivano all'assenza di fratelli, mariti e padri. Ricorderemo anche che, dal 1915, l'artista lavorò a Bordeaux nel reparto di chirurgia specializzata per dare un volto ai “volti rotti”.
La corrispondenza tra il municipio e Robert Wlérick (con sede a Parigi), precisa che dopo aver presentato il suo modello in una riunione del Consiglio comunale il 28 marzo 1921, ricevette l'ordinanza ufficiale il 29 maggio successivo. Allo stesso tempo, un comitato per l'erezione del monumento fu posto sotto la presidenza del dottor Henri Duprat, che era alla ricerca di fondi dal settembre 1919. Domenica 16 novembre 1924 fu lui ad aprire la cerimonia inaugurale presentando il monumento al sindaco Joseph Guilhem, che chiamò a raccolta i 52 bambini di Labrit morti per la Francia, prima che la fanfara di Albret, guidata dal maestro Albert Bats, eseguisse la “Marcia funebre” di Chopin.
Inizialmente situato all'incrocio di due strade dipartimentali, il monumento si trova oggi sulla piazza della chiesa.
Fonti: conservazione dipartimentale dei musei delle Landes; “Monumenti ai caduti della Grande Guerra nelle Landes”, Éditions Le Festin.
Lunedì 11 novembre, cerimonia al Monumento ai caduti alle 11:45.
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