Premio del pubblico e 2° premio della giuria durante la France Design Week di Tours, la sedia “Vice-versa” di Alban Corbel ha saputo sedurre, non è più una sedia abbandonata…
Sedie abbandonate da adottare
Sedie abbandonate da adottare, questa la campagna di adozione creativa lanciata dall'associazione Valesens (anche organizzatore della France Design Week lo scorso settembre a Touraine) per dare una nuova vita riciclata o addirittura upcycled alle sedie scolastiche dismesse. I designer hanno quindi dovuto competere con la loro fantasia per trasformare queste sedie. Alla cerimonia di premiazione del concorso Creative Adoption Campaign for Abandoned Furniture, nell'ambito della France Design Week, l'artigiano Alban Corbel ha ricevuto 2 premi, il Premio del Pubblico e il 2° Premio della Giuria per la sua sedia “Vice-versa”
Viceversa: una sedia intergenerazionale
Corbel Albano è stato particolarmente ispirato da questa sedia scolastica perché è stato uno dei primi mobili che ha rivisitato quando ha intrapreso l'attività di pittura di arredi urbani riciclati. Composta da due sedie scolastiche strettamente collegate tra loro, che simboleggiano il legame tra le generazioni, questa composizione evidenzia la trasmissione della conoscenza e lo scambio intergenerazionale. Collocate faccia a faccia, queste sedie creano uno spazio intimo favorevole al dialogo e alla condivisione. Le sedie, segnate dai segni del tempo, raccontano le storie di chi vi si sedette. Sono i testimoni silenziosi degli scambi tra insegnanti e studenti, tra giovani e anziani.
Da un lato, l’anziano può trasmettere il suo sapere, condividendo lezioni di vita, conoscenze ed esperienze accumulate nel tempo. Il giovane, invece, può invitare l’adulto a riscoprire la semplicità e la gioia attraverso giochi e attività divertenti, ricordando l’importanza di rimanere curiosi e aperti. »
La passione per i mobili antichi
I vecchi mobili sono ciò che ispira Alban Corbel che si diverte, come ci spiega, a rivisitarli con uno stile grafico tutto suo e molto riconoscibile, una vera e propria firma che ricorda i motivi delle giraffe e che lui chiama Mosaïk con la K. per le sue origini bretoni, ci racconta!! Così, rivaluta gli oggetti, trasforma, progetta e dipinge questi mobili di scarto, dando loro una seconda vita molto elegante!
Gli piacciono particolarmente le forme semplici, l'accostamento tra metallo e legno e vede il suo lavoro come una forma di passaggio che mette in risalto i colpi, gli urti, le ferite di questi mobili, che sublima come questa tecnica giapponese del Kintsugi che consiste nel dorare le fratture di oggetti che dopo sono ancora più belli di prima. E poi, perché andare a comprare mobili di scarsa qualità che arrivano da molto lontano quando puoi andare a prendere ciò che ti serve in soffitta o dal nonno/nonna e trasformare questo mobile che può durare a lungo?
La piccola fabbrica di Alban ha sede a Le Hangar di Saint-Avertin dove lavora tra altri artigiani.
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