Par
Arnaud Héroult
Pubblicato il
5 novembre 2024 alle 8:12
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“Salvare le balene non è un crimine.” Come altre città francesi, Luc-sur-Mer, comune sulla Côte de Nacre a nord di Caen (Calvados), sostiene l'attivista ambientalista Paul Watson, detenuto dal 21 luglio in Groenlandia.
Luc-sur-Mer è la città delle balene
Una decisione logica per la località balneare, il cui emblema è la balena. “Luc-sur-Mer mantiene un legame storico e simbolico con le balene, incarnato dal famoso scheletro spiaggiato nel 1885, divenuto l'emblema della nostra città”, spiega la città in un comunicato stampa.
“L’importanza di preservare le balene”
A Luc, lo scheletro di questa balena è conservato dal 1938 nel parco del municipio, accanto a un piccolo museo ad essa dedicato. “Questo ci ricorda la maestosità di questi giganti marini e l’importanza di preservarne l’esistenza”, continua la comunità degli elfi.
Profondamente impegnata nella difesa degli oceani e delle specie in via di estinzione, la città di Luc-sur-Mer è al fianco di Paul Watson e chiede la mobilitazione internazionale per impedire questa ingiusta estradizione.
“Detenuto ingiustamente”
Paul Watson, instancabile difensore degli oceani, “è ingiustamente detenuto in Groenlandia, arrestato lo scorso luglio su richiesta della giustizia giapponese. Il suo crimine? Aver protetto instancabilmente le balene del santuario antartico, salvando migliaia di vite marine minacciate dalla caccia”, denuncia Luc-sur-Mer.
A 73 anni, Paul Watson rischia l'estradizione in Giappone, dove rischia una pena detentiva di 15 anni, un destino che potrebbe costargli la vita.
“Mentre il Giappone continua la sua azione di caccia, chiediamo il rilascio immediato di Paul Watson e combattiamo insieme per la protezione dei nostri oceani e dei loro giganti”, conclude il municipio di Luc.
L'eurodeputato di Caen ha incontrato Paul Watson
Pochi giorni fa, l'eurodeputata Emma Fourreau (La France insoumise) ha incontrato Paul Watson, che è in carcere da più di 100 giorni in Groenlandia.
Il posto degli attivisti ambientali non è dietro le sbarre. Né qui in Groenlandia, né in Giappone. Paul Watson deve potersi riunire alla sua famiglia e continuare la sua lotta. Che la Francia gli conceda asilo politico e cittadinanza francese.
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