Lunedì 4 novembre, sulla facciata del municipio è stato affisso un telone che chiedeva il rilascio dell'attivista Paul Watson e la sua non estradizione in Giappone. La città di Blagnac sembra quindi essere uno dei primi comuni dell'Alta Garonna a sostenere l'attivista.
L'attivista Paul Watson, 73 anni, è in carcere in Groenlandia dallo scorso luglio, per atti legati alla sua lotta contro la caccia alle balene. Il comune di Blagnac ha quindi voluto reagire e si è unito a numerose organizzazioni per chiedere la sua liberazione.
« La Città di Blagnac aderisce all'azione di Paul Watson e della sua associazione Sea Shepherd per la difesa dell'ambiente e della biodiversità. Il suo arresto, tanto arbitrario quanto ingiusto, è un’aberrazione. Ecco perché, in qualità di sindaco, rispondo all’appello del giornalista Hugo Clément e sostengo pienamente Paul Watson. », ha dichiarato Joseph Carles, sindaco di Blagnac.
Una lotta feroce contro la caccia ai cetacei
Ricordiamo che Paul Watson, fondatore del movimento Sea Shepherd e figura emblematica nella lotta contro la caccia alle balene, è stato arrestato dalla polizia danese il 21 luglio 2024 a seguito di un mandato di arresto internazionale emesso dal Giappone. Conosciuto per le sue azioni dirette e gli interventi marittimi, Paul Watson conduce da decenni una feroce lotta contro la caccia ai cetacei, accusando le autorità giapponesi di mascherare un'attività commerciale con motivazioni “scientifiche”.
Il suo arresto ha scatenato un'ondata di indignazione tra i suoi sostenitori e ha rilanciato il dibattito sulla protezione delle specie marine e sui metodi utilizzati per difendere gli oceani. Organizzazioni ambientaliste e esponenti dei diritti degli animali che chiedono il suo rilascio descrivono questo arresto come un tentativo di intimidire gli attivisti.
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