Nonostante l'appoggio del governo, i deputati hanno respinto lunedì in prima lettura del bilancio della Previdenza sociale la riforma della “soda tax”, intesa a limitare la quantità di zuccheri in questo tipo di bevande.
Un emendamento del deputato socialista Jérôme Guedj, sub-emendato dal relatore generale Yannick Neuder (LR), prevedeva di riformare l'imposta sulle bibite gassate creando tre scaglioni fiscali, invece di sedici, ispirandosi al modello britannico, “al fine di combattere l’obesità giovanile e il diabete di tipo 2”.
La tassa britannica “ha permesso di ridurre del 40% la percentuale di bevande al di sopra della prima soglia (5 g/ml) e la riduzione totale del consumo di zucchero sarebbe stimata in 30 g per famiglia a settimana, vale a dire un effetto quattro volte superiore a l'imposta francese”, si sviluppa la motivazione dell'emendamento.
Ma la proposta di Jérôme Guedj è stata respinta con 57 voti favorevoli e 46 contrari. Hanno votato a favore i deputati ambientalisti, socialisti, comunisti, MoDem e Horizons, mentre contro RN, la maggioranza di LR e l'Ensemble pour la République. Insoumise Francia si è astenuta.
“Frustrazione” e “rabbia”
Il ministro della Sanità Geneviève Darrieussecq (MoDem) ha sostenuto l’emendamento così come il suo predecessore Frédéric Valletoux (Horizons). L'ex ministro del Consumo e deputata EPR Olivia Grégoire si è opposta, sottolineando un possibile trasferimento dell'imposta sul prezzo pagato dal consumatore.
A nome dei ribelli, Hadrien Clouet ha spiegato che il suo gruppo vuole “una politica un po’ più ferma” e che “invece di accontentarci delle tasse, una parte delle quali grava effettivamente sui consumatori (…) arriviamo finalmente a regolamentare i livelli autorizzati la dieta, i livelli di sale, i livelli di zuccheri, i livelli di acidi grassi saturi”.
Al termine della votazione, Jérôme Guedj ha espresso sul social network X la sua “frustrazione” e la sua “rabbia”, ritenendo che il suo emendamento fosse stato respinto “per le ragioni sbagliate”. Geneviève Darrieussecq si è detta “turbata e perplessa”. Il ministro del Bilancio Laurent Saint-Martin si è detto favorevole a che l'emendamento di Jérôme Guedj venga “rimesso in discussione” dopo la navetta parlamentare.
I deputati, invece, hanno adottato un emendamento dell'ecologista Sabrina Sebaihi, che mira a introdurre una tassa sugli zuccheri aggiunti nei prodotti alimentari trasformati, questa volta con il sostegno dei ribelli e contro il parere del governo.
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