Danni stimati in quasi 150.000 euro tra il 2018 e il 2023. Un ex residente di Yvelines, che ora vive a Chambray-lès-Tours (Indre-et-Loire), ha appuntamento in tribunale il 13 dicembre per rispondere di atti di frode e tentata frode relativo a richieste indebite di indennità di disoccupazione da parte di diversi dipendenti, in particolare domiciliati nel settore Élancourt.
L’origine dell’indagine risale al marzo 2023, quando Pôle emploi (oggi France Travail) contattò la brigata finanziaria dopo aver notato delle irregolarità. Gli agenti di polizia del gruppo Economia Sommersa identificano un sospettato, già noto ai loro servizi, che rilascia certificati di lavoro falsi per 25 dipendenti attraverso due società fittizie. L'obiettivo finale è ottenere benefici sociali e compensi da Pôle emploi e da altre amministrazioni.
Nel corso del processo, gli investigatori hanno individuato la nuova abitazione del sospettato che, uscito di prigione dopo aver scontato una pena per reati analoghi, si era stabilito 200 km più a sud, vicino a Tours (Indre-et-Loire). Gli agenti di polizia della brigata finanziaria, con l'aiuto della squadra di sorveglianza e intervento della gendarmeria (PSIG), hanno deciso di effettuare un'operazione di arresto nel padiglione e durante questa perquisizione hanno sequestrato numerosi documenti che potevano servire come prova.
Secondo gli investigatori, il denaro avrebbe permesso di finanziare la vita quotidiana dell'indagato e della sua compagna, senza entrate legali, in particolare ottenendo contratti di noleggio di veicoli e abitazioni. L'uomo, descritto come un “delinquente esperto”, ha ammesso i fatti ma non ha approfondito ulteriormente le sue attività fraudolente. 39 anni, si era anche premurato di organizzare la sua insolvenza per evitare pignoramenti.
Dopo due giorni di fermo di polizia, l'individuo è stato portato avanti per essere processato in comparizione immediata, ma l'udienza è stata infine rinviata al 13 dicembre. Nel frattempo è stato posto sotto controllo giudiziario. Quanto ai finti dipendenti, rimasti “evasivi” riguardo alle somme versate alla mente del gruppo, verranno successivamente citati in tribunale per provvedimenti penali.
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