Il suo anno migliore sul circuito?
Dominic Thiem: “2020. Perché ho giocato il mio miglior tennis per più di due settimane in Australia. Ero al massimo in termini di gioco e anche fisicamente. Ricorderò sempre questo torneo. E il 2020, beh certo, perché c’è il US Open (ndr: vinto battendo in finale Alexander Zverev).
La sua partita migliore… persa?
DT: La finale del Roland-Garros nel 2019. Soprattutto i primi due set. Non avrei potuto giocare meglio. Ma anche lì, anche quando giocavo il mio miglior tennis, Rafa (ndr: Rafael Nadal) era ancora un tono sopra. È stato comunque un gran finale.
Dominic Thiem consolato da Rafael Nadal al Roland-Garros nel 2019
Credito: Getty Images
Il suo incontro più strano?
DT: “Forse la mia partita più strana è stata la finale di Stoccarda del 2016 (ndr: sull’erba contro Philipp Kohlschreiber in tre set, 6-7, 6-4, 6-4). Non per la partita in sé, è stata una bella partita. Ma abbiamo iniziato la partita sul campo centrale. Poi c’è stata una pausa a causa della pioggia e abbiamo finito la finale lunedì sul campo numero 1. Così ho vinto il mio primo titolo sull’erba in un grande torneo, un torneo tradizionale torneo di Stoccarda, ma non sul campo centrale. Ho ricevuto un’auto come trofeo e l’auto doveva andare su quel campo numero 1. È stato molto strano ma è comunque un bel ricordo.”
Dominic Thiem e Philipp Kohlschreiber a Stoccarda nel 2016
Credito: Getty Images
Il suo cortometraggio preferito?
DT: “Il miglior campo per me è Suzanne-Lenglen (ndr: al Roland-Garros). Ho giocato ottime partite lì. La superficie, la dimensione del campo, lo spazio che c’è dietro la linea di fondo e ai lati : era perfetto per il mio gioco Ogni volta che mettevo piede su quel campo mi sentivo estremamente bene.”
Le migliori feste tra giocatori?
DT: “Direi Kitzbühel. O forse Stoccarda e Halle. Hanno delle feste per i giocatori molto belle. Ma da quello che ho sentito, le feste dei giocatori erano molto più emozionanti ai tempi in cui non c’erano né telefoni né sui social media. Ho sentito delle belle storie, ma Stoccarda e Halle sono sempre state carine.”
Il miglior pubblico in termini di conoscenza del gioco?
DT: “Per me, tutti i tornei del Grande Slam. Si sente davvero che c’è una grande tradizione. La gente ci va da oltre 100 anni. In tutti questi quattro tornei, la gente conosce il tennis e sta facendo davvero buone cose”. . Il pubblico è fantastico in questi tornei.”
La sua “Players’ Lounge” preferita (ndr: lounge riservata ai giocatori e al loro entourage)?
DT: “Direi Indian Wells. Perché c’è uno spazio interno ma anche uno spazio esterno. E dato che il tempo è spesso molto bello, puoi rilassarti dentro e fuori, il che lo rende fantastico. Ci sono anche alcune cose divertenti lì, come un tavolo da ping pong. Puoi anche giocare a calcio lì.
Intervista condotta da Frederic Verdier a Vienna.
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