Il 13 ottobre il PIT (che comprendeva tre deputati eletti dal CD&V prima della loro esclusione sabato dalla Democrazia Cristiana) è arrivato primo nello scrutinio con 25 seggi. Ha così battuto la N-VA del sindaco uscente Johan De Ryck (10 seggi). Gli ecologisti di Groen, che negli ultimi anni governavano con i nazionalisti, sono scesi a 3 seggi, tanti quanto il Vlaams Belang e il nuovo partito liberale Vrij Ranst (i cui eletti Open VLD sono stati esclusi anche dal partito nazionale dopo l’annuncio della storica rottura del cordone sanitario in città).
“Il PIT e Vrij Ranst sono liste locali, il Vlaams Belang è un partito nazionale. Ci sono punti del loro programma che non condividiamo, ma in Ranst questi punti non sono presenti”, ha sostenuto il futuro sindaco. “Penso che sia importante avere una buona gestione qui, a Ranst, piuttosto che attenersi ai principi”, ha spiegato al microfono della RTBF.
Un comune belga rompe il cordone sanitario con Vlaams Belang: una prima volta che fa scalpore
A livello nazionale, in teoria sarebbe “più difficile” collaborare con il partito nazionalista e xenofobo, ha difeso Bart Goris a Belga.
“Ho provato a contattare più volte i membri della N-VA, fino a sei volte, ma non hanno risposto”, ha concluso.
Secondo i nazionalisti fiamminghi questa versione non è del tutto esatta.
Il gruppo locale Vlaams Belang cambierà nome
Il gruppo locale Vlaams Belang che sta entrando in maggioranza a Ranst cambierà nome. Tra pochi mesi si chiamerà “Ons Ranst” (letteralmente “Il nostro Ranst”), ha annunciato sabato sera la deputata di estrema destra Christel Engelen.
Christel Engelen si è detta “orgogliosa” di questa rottura del cordone sanitario. “È un giorno storico. Non ci sentiamo come se fossimo la terza o la quarta scelta”, ha continuato.
Vlaams Belang “si concentrerà sulla sicurezza e sulla pulizia” a Ranst, ha sottolineato l’eletto di estrema destra. Ranst ospita un centro per richiedenti asilo.
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