Rachid Bladehanerappresentante permanente dell’Algeria presso l’ONU a Ginevra, ha respinto con fermezza le manovre del Marocco volte ad esercitare, a suo avviso, un’indebita pressione sui Ufficio dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) e altre organizzazioni umanitarie. Questa posizione si inserisce in un contesto di crescenti tensioni tra i due paesi riguardo alla questione del Sahara Occidentale.
Il diplomatico algerino ha denunciato l’utilizzo di argomenti che definisce “fallaci e infondati” da parte del Marocco. Secondo lui, queste tattiche mirano non solo a ostacolare il lavoro dell’UNHCR, ma anche a puntare il dito contro l’Algeria, la cui posizione di sostegno alla legalità internazionale e all’accoglienza dei rifugiati in fuga dalle persecuzioni è messa in discussione.
Il signor Bladehane era particolarmente preoccupato per le conseguenze umanitarie dell’atteggiamento marocchino. Ha sottolineato l’apparente paradosso tra le rivendicazioni del Marocco sul Sahara Occidentale e le sue azioni che, a suo dire, privano la popolazione sahrawi che si rifugia in Algeria degli aiuti essenziali forniti dall’UNHCR e da altre agenzie umanitarie come il Programma alimentare mondiale.
Il rappresentante algerino ha messo in guardia dalle potenziali ripercussioni di questo ostacolo su tutte le attività dell’UNHCR, sottolineando che questo approccio potrebbe compromettere l’assistenza a più di 123 milioni di rifugiati e sfollati in tutto il mondo, un gran numero dei quali si trovano in Africa.
Di fronte a questa situazione, l’Algeria ha riaffermato il suo fermo sostegno all’UNHCR e ai principi di legalità internazionale. Il signor Bladehane ha annunciato che il suo paese voterà a favore del bilancio dell’organizzazione, garantendo nel contempo il rispetto del linguaggio utilizzato dalle Nazioni Unite. Ha respinto categoricamente qualsiasi tentativo di modificazione basata sulla politicizzazione arbitraria dell’azione umanitaria dell’UNHCR.
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