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Il FRAPP invita il governo a rompere con le istituzioni di Bretton Woods

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Il Fronte per una Rivoluzione Antimperialista, Popolare e Panafricana (FRAPP) ha criticato le istituzioni finanziarie internazionali, accusandole di imporre riforme neoliberiste che compromettono la sovranità economica del Senegal. In un comunicato stampa del 17 ottobre 2024, FRAPP sottolinea che il Paese rimane prigioniero dei Piani di aggiustamento strutturale (SAP), che hanno indebolito l’economia e peggiorato le disuguaglianze sociali.

“Queste istituzioni, che da tempo si sono affermate come guardiane di un ordine finanziario globale neoliberista, hanno continuato a imporre riforme strutturali al nostro paese che hanno seriamente compromesso la nostra sovranità economica e indebolito la nostra capacità di rispondere alle aspirazioni dei nostri popoli”, ha criticato del Fronte per una rivoluzione antimperialista, popolare e panafricana (FRAPP) in un comunicato stampa datato giovedì 17 ottobre 2024.

Nel documento, il FRAPP ritiene che il Senegal resti “prigioniero dei costosi errori dei Piani di Aggiustamento Strutturale (PAS), che hanno smantellato le basi della nostra economia, esacerbato le disuguaglianze sociali e chiuso il nostro Paese in un circolo vizioso di dipendenza dai donatori internazionali. .

Il Segretariato esecutivo nazionale del FRAPP invita quindi il governo a intraprendere “una via sovranista, a rifiutare l’applicazione cieca delle politiche di austerità e a rivolgersi risolutamente verso soluzioni africane, incentrate sulla valorizzazione delle nostre risorse, sulla mobilitazione endogena e sulla cooperazione Sud-Sud. Perché, indica: “lo sviluppo del Senegal deve essere pensato per e dai senegalesi, nel rispetto della nostra dignità e della nostra sovranità”.

Secondo il Fronte per una Rivoluzione Antimperialista, “la costruzione di un’economia sovrana, unita e resiliente richiede una rottura con questi modelli imposti dall’esterno, che servono soprattutto gli interessi delle potenze economiche del Nord. »

Su questo punto invita il governo a prendere le distanze da queste istituzioni, sostenendo che “l’Agenda Nazionale di Trasformazione (ANT) 2050 deve essere un’opportunità per ridefinire i nostri rapporti con questi attori esterni e per rifiutare qualsiasi interferenza che possa nuocere alla nostra autodeterminazione”. ”.

Inoltre, FRAPP segnala di aver avviato una riflessione approfondita con ARCADE (Ricerca e cooperazione africana per sostenere lo sviluppo endogeno) in occasione dell’80° anniversario delle istituzioni di Bretton Woods. Questa collaborazione, afferma, mira a “mettere in discussione l’eredità dannosa di queste istituzioni sulle economie del Sud e a formulare alternative concrete per uno sviluppo veramente sovrano e libero dagli schemi imposti dal FMI e dalla Banca Mondiale”.

Il FRAPP annuncia inoltre la prossima pubblicazione di un bollettino speciale che proporrà “percorsi di uscita dall’attuale quadro finanziario internazionale”.

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