Il Marocco si trova di fronte ad una grande sfida: l’impennata dei prezzi del grano sul mercato mondiale. Un aumento del 20% che equivale a una tempesta economica, che potrebbe avere conseguenze dirette sul regno, già indebolito da una disastrosa campagna cerealicola.
Secondo le statistiche, l’aumento delle importazioni di grano da 7,8 milioni di tonnellate nel 2021-2022 a 10 milioni di tonnellate per la stagione in corso, riflette l’entità del problema. Il Marocco, un tempo produttore di grano, si trova ora a dipendere dalle importazioni per soddisfare i bisogni della popolazione.
Il mercato internazionale del grano è in preda a un vero e proprio tumulto, con i prezzi che raggiungono livelli vertiginosi. Nel settembre 2024 i prezzi hanno raggiunto i 230 euro a tonnellata sulla piattaforma Euronext, con un aumento di quasi il 20% rispetto alla fine del mese precedente. Questa ondata di prezzi, alimentata da una carenza di offerta e da una domanda crescente, sta mettendo a dura prova i paesi importatori, compreso il Marocco.
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La Russia, il più grande esportatore mondiale di grano tenero, si trova ad affrontare una domanda in aumento, schiacciata da una moltitudine di navi assetate di grano. La Francia, nel frattempo, sta vivendo una delle peggiori stagioni del raccolto degli ultimi decenni, con la produzione di grano tenero in calo di quasi il 25% rispetto all’anno precedente. Questa situazione, simile a quella di una nave che imbarca acqua, influisce direttamente sulla sua capacità di esportazione e alimenta la carenza globale.
Il Marocco, fortemente dipendente dalle importazioni di grano, si trova in una posizione delicata. L’aumento dei prezzi del grano grava pesantemente sulle finanze pubbliche. Lo Stato, già alle prese con un budget limitato, deve sovvenzionare le importazioni di grano per mantenere il prezzo del pane a un livello accettabile per la popolazione. Questa situazione pone il governo di fronte a un dilemma cruciale: preservare la stabilità sociale o affrontare un conto di importazione esorbitante.
La vulnerabilità del Marocco alle fluttuazioni dei mercati globali evidenzia le debolezze strutturali della sua agricoltura. La siccità ricorrente colpisce la produzione nazionale e aumenta la dipendenza dalle importazioni. Nonostante gli sforzi di modernizzazione, la produttività dei cereali rimane insufficiente.
Le ripercussioni di questo aumento del prezzo del grano si fanno già sentire nella vita quotidiana dei marocchini. È probabile che il prezzo del pane, alimento base per gran parte della popolazione, aumenti, il che potrebbe portare ad un’inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari di base. Questa situazione potrebbe accentuare le disuguaglianze economiche e la precarietà delle famiglie più vulnerabili.
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