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“Non è comprensibile per i nostri concittadini”, si prende gioco di Antoine Armand

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Ospite domenica sera alla BFMTV, il ministro dell’Economia ha ritenuto che “l’esemplarità deve valere per tutti”. Ma lasciamo che siano i parlamentari a modificare l’importo finale dei crediti.

Nuovo intoppo nel bilancio 2025? Dopo il disaccordo tra il ministro della Transizione ecologica Agnès Pannier-Runacher e il collega del Bilancio e dei conti pubblici Laurent Saint-Martin su un possibile aumento delle tasse sul gas – ipotesi smentita domenica dal portavoce del governo -, ecco la polemica sul l’aumento dei bilanci dell’Eliseo e dei due rami del Parlamento.

Nel documento governativo presentato questa settimana, l’esecutivo prevede di aumentare gli stanziamenti per il palazzo presidenziale da 122,6 nel 2024 a 125,7 milioni di euro nel 2025. Un aumento del 2,5% in un anno. Stessa dinamica per quelli dell’Assemblea Nazionale e del Senato, aumentati rispettivamente da 607,6 a 618 milioni di euro (+1,7%) e da 353,5 a 359,5 milioni di euro (+1,7%). Se l’aumento per l’Eliseo è superiore al livello dell’inflazione, non è così per quello del Parlamento.

“Dov’è la Repubblica esemplare?”

Tanti incentivi inaccettabili per le opposizioni in un contesto di rigore di bilancio e di ricerca di tagli (40 miliardi di euro). Mentre Laurent Saint-Martin ha semplicemente dichiarato sabato su TF1 l’importo di questi crediti “sarà presentato” ai parlamentari che “deciderò”il suo collega Antoine Armand è andato un po’ oltre. Scoccando una freccia a dir poco insolita contro questo provvedimento. Domenica sera, domenica sera, il ministro dell’Economia lo ha giudicato su BFMTV “questo aumento non è comprensibile per i nostri concittadini”.

Ricordando che le risorse destinate a Bercy diminuiscono, la pensa così “tutti devono fare uno sforzo”. L’ex deputato dell’Alta Savoia potrebbe dirlo ancora una volta “I parlamentari voteranno”, “esemplarità”secondo lui, “deve valere per tutti”. Un modo per Antoine Armand di risparmiare i suoi partner repubblicani, componenti della fragile coalizione al potere. Sabato, la presidente della regione Ile-de-, Valérie Pécresse, aveva già valutato l’aumento dei bilanci delle istituzioni menzionate in precedenza e la diminuzione del 5% “contributi regionali” nel 2025. E da sottolineare: “Con 41 ministri al governo? Dov’è la Repubblica esemplare?

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