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Pascal Sciabbarrasi svela le priorità degli ambientalisti per Annecy

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Il portavoce dell’EELV dell’Alta Savoia esprime una riserva sul sostegno di François Astorg alle prossime elezioni comunali.

Quali priorità per gli ecologisti dell’Alta Savoia ad Annecy e nella regione? Dalla lotta contro la malattia di Lyme alla messa in sicurezza del Pont de la Caille, passando per le elezioni comunali del 2026… Gli ecologisti dell’Alta Savoia hanno fatto il loro ritorno politico questa settimana. L’occasione per Pascal Sciabbarrasi, portavoce del partito, di avanzare le sue priorità.

  • La lotta contro la malattia di Lyme grazie alle volpi

Primo punto: la caccia. L’anno scorso, gli ecologisti dell’Alta Savoia proponevano, come ricordiamo, di passare da due giorni di caccia autorizzati durante la settimana ad un solo giorno, la domenica. L’obiettivo? Promuovere l’accesso della popolazione alla natura. Una proposta che era stata respinta in tronco dalla Federazione dei Cacciatori.

Quest’anno il partito ha deciso di concentrarsi su una piaga della salute pubblica: la malattia di Lyme. Ricorda in particolare che tra il 2009 e il 2020 sono stati diagnosticati quasi 70.000 casi di borreliosi di Lyme. La sua soluzione per debellare la malattia: la volpe, che mangia roditori che permettono lo sviluppo di zecche contaminate. “Uccidiamo non meno di 500.000 volpi ogni anno in Francia, denuncia Pasquale Sciabbarrasi. Ma rappresentano comunque una soluzione intelligente per debellare questa malattia.”

  • Per mettere in sicurezza il Pont de la Caille

Anche se a breve verranno avviati dei lavori di riparazione al Pont de la Caille, il partito ecologista ne chiede la sicurezza. Soprannominata “il ponte dei suicidi”, l’infrastruttura di Cruseilles attira da anni numerosi visitatori disperati. “Oggi c’è solo una menzione su ciascun lato dell’opera che indica un numero di ascolto, – sottolinea Pascal Sciabbarrasi – resta molto insufficiente.”

Dopo aver appoggiato il collettivo dei Guardiani dei Terreni Agricoli contro il progetto della zona industriale di Brassilly, gli ecologisti tengono duro di fronte al PFAS. Si ricorda che nel 2023 un programma di controllo ha permesso di evidenziare la contaminazione da PFAS di tre pozzi nella zona di Iles, situati nei territori comunali di Annecy e Epagny-Metz-Tessy. Gli ambientalisti sottolineano il silenzio di Pierre Bruyère, sindaco di Poisy e presidente del Syndicat Mixte du Lac (SILA) sull’argomento. Gli ambientalisti oggi desiderano rimettere l’argomento sul tavolo per far avanzare la ricerca e le soluzioni.

  • Il problema dello sviluppo immobiliare a Poisy

Autoproclamato “villaggio della natura”, Poisy conosce tuttavia uno sviluppo demografico molto significativo. Una contraddizione che il partito ecologista denuncia. “Con infiniti progetti di costruzione, in particolare strade, superstrade o la creazione di ZAE, indica Pascal Sciabbarrasi. Andando in questa direzione non possiamo conciliare “villaggio natura” e sviluppo immobiliare.”

  • Riscaldamento globale: verso la bicicletta e la rete ferroviaria

Da qui al 2028, il dipartimento investirà più di 1,5 miliardi di euro nella manutenzione della rete stradale del dipartimento. Una scelta che, secondo il partito, rischia di accelerare le conseguenze del riscaldamento globale. Tra i grandi progetti che denuncia troviamo in particolare la manutenzione di 3.000 chilometri di strade, di cui 80 chilometri identificati come ad alto rischio. Ma anche il completamento della tangenziale di Annecy, stimato in 180 milioni di euro, o la messa in sicurezza della RD22 a Bioge per 100 milioni di euro. “Investire nella creazione di nuove strade significa più auto e quindi più gas serra, sottolinea Pasquale Sciabbarrasi. L’idea resta quella di cercare di limitare queste costruzioni per orientarsi maggiormente verso la bicicletta e lo sviluppo della rete ferroviaria.”

  • CERN: “il cantiere più grande d’Europa” sconosciuto alla popolazione

A proposito del CERN e del suo Future Circular Collider (FCC), i Verdi denunciano un progetto faraonico dai costi esorbitanti. È indignato per il suo impatto sul territorio. Ma soprattutto Pascal Sciabbarrasi sottolinea la mancanza di informazione e consultazione tra il CERN e le popolazioni interessate. “L’unico modo che hanno per ottenere informazioni oggi è attraverso l’opposizione”.

  • “Sosterremo il bilancio dell’Astorg”

Se è ancora presto per parlare delle elezioni comunali del 2026, Pascal Sciabbarrasi ricorda che il suo partito ha sempre sostenuto la lista “Révillons Annecy” di François Astorg, attuale sindaco di Annecy. Secondo lui resta una lista di cittadini con sensibilità diverse.“Europa Ecologia i Verdi si impegnano a difendere fino in fondo il primato del sindaco di Annecy”precisa il portavoce. Da notare che il partito, tuttavia, ha una riserva sul potenziale sostegno a François Astorg, se dovesse ricandidarsi nel 2026.

  • La questione dell’overtourism

Gli ecologisti dell’Alta Savoia, attenti all’evoluzione di questa situazione, esprimono la loro particolare preoccupazione per l’impatto dell’overtourism sulla qualità della vita degli abitanti di Annecy. “Di anno in anno avvertiamo una tensione crescente tra i residenti, e non solo nel centro della città. L’intero centro cittadino è ormai interessato”. Le conseguenze di questo afflusso turistico restano preoccupanti, in particolare per la biodiversità e la qualità della vita dei residenti. “Molte persone vengono per l’ambiente di vita, ma questo sviluppo costante finisce per danneggiare questo stesso ambiente di vita”. Propone quindi di riorientare la comunicazione per incoraggiare i visitatori ad adottare pratiche turistiche più sostenibili, orientate alla natura. Overtourism che ravviva anche il dibattito sugli affitti brevi e sulla carenza di alloggi. “Molti lavoratori oggi rifiutano posti di lavoro ad Annecy perché non riescono a trovare un alloggio”, lamenta, evidenziando un problema che colpisce sempre più il tessuto economico locale.

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