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Per più della metà dei marocchini non esiste

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Quasi sei marocchini su dieci, ovvero il 58,4%, ritengono che non vi sia complessivamente uguaglianza tra i sessi, secondo l’ultima nota dell’Alto Commissariato per la Pianificazione (HCP).

Sulla base dei risultati dell’Indagine nazionale sulla percezione delle famiglie riguardo a vari aspetti degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (2016), la nota recentemente pubblicata dall’HCP, in occasione della Giornata nazionale della donna celebrata ogni anno il 10 ottobre, rivela una realtà relativamente preoccupante riguardo La percezione dell’uguaglianza di genere da parte dei marocchini.

I risultati dell’indagine mostrano infatti che il 58,4% dei marocchini, ovvero 6 su 10, percepisce l’uguaglianza di genere come inesistente. Questa percezione è particolarmente accentuata nelle aree rurali, dove ammonta al 65,8%, contro il 52,4% delle aree urbane.

Analizzando i dati in base al genere degli intervistati, emerge una notevole divergenza tra la percezione delle donne e quella degli uomini riguardo all’uguaglianza di genere in Marocco. Dai risultati emerge che il 63,3% delle donne ritiene che manchi la parità di genere, sensazione condivisa dal 54,8% degli uomini.

Inoltre, la percezione della disuguaglianza di genere varia in base all’età, con il 63,6% dei giovani tra i 18 ei 29 anni che afferma l’assenza di parità di genere, rispetto al 56,1% di quelli dai 30 ai 59 anni, e al 54,9% tra quelli di 60 anni e più. Questa disparità può essere spiegata dall’evoluzione delle norme sociali, dell’istruzione e dalla maggiore consapevolezza dei giovani su questi temi, che li spinge a mettere in discussione le disuguaglianze esistenti. Al contrario, le persone anziane, socializzate in contesti più tradizionali, spesso considerano sufficienti i recenti progressi verso l’uguaglianza di genere.

Accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e al lavoro

Questa percezione piuttosto negativa della parità di genere mostra una notevole variabilità a seconda degli ambiti considerati. Per esempio, Il 16,5% dei marocchini ritiene che non si raggiunga la parità tra uomini e donne in termini di accesso all’istruzione, mentre questa percentuale sale al 20,4% per quanto riguarda l’accesso ai servizi sanitari.

Per quanto riguarda l’integrazione nel mercato del lavoro, approssimativamente Il 31,5% dei marocchini percepisce la disuguaglianza di genere, suddividendosi in 25,9% per il lavoro pubblico e 34,3% per il lavoro privato. Inoltre, la disuguaglianza retributiva è segnalata dal 37,8% degli intervistati.

La condivisione dei compiti, dal canto suo, sembra cristallizzare le maggiori disparità, con l’87,6% delle persone che afferma che l’uguaglianza di genere non è rispettata in questo contesto.

Uguaglianza negli ambiti amministrativi

La maggioranza dei marocchini intervistati è favorevole alla parità di genere in vari settori. L’accesso alle responsabilità amministrative rappresenta il 73,5% delle risposte, la rappresentanza parlamentare il 71,1%, le funzioni elettive territoriali il 70,5%, la partecipazione al governo ha ottenuto un tasso del 68,7%, l’accesso alla magistratura il 67,3% e il 65,4% per la leadership dei partiti politici e dei sindacati.

Cosa pensano i marocchini della parità ereditaria?

La parità di genere in termini di eredità non ha portato a una divergenza di opinioni. La stragrande maggioranza dei marocchini, pari all’86,8%, si dichiara contraria a questa proposta. Questo rifiuto sembra leggermente più accentuato nelle aree urbane con un tasso dell’89,2%, rispetto all’82,8% delle aree rurali. Dal punto di vista demografico, l’opposizione degli uomini è particolarmente pronunciata, con il 92,3% di loro che respinge fermamente questa riforma.

Nonostante le donne sarebbero le principali beneficiarie di tale misura, una percentuale significativa di loro, quasi l’81,4%, si oppone anche all’idea di uguaglianza in materia di eredità, rifiutando così questo possibile sviluppo legislativo.

Tradizioni ereditate, principale causa di disuguaglianze

L’analisi delle percezioni rivela che le disparità sono principalmente radicate in tradizioni secolari. Secondo i dati raccolti tra i partecipanti, una percentuale significativa (58,7%) ritiene che queste tradizioni siano la causa principale delle disuguaglianze di genere. Questa osservazione è particolarmente evidente nelle aree urbane, dove il 61% degli individui condivide questa opinione, mentre questa percentuale sale al 54,7% nelle aree rurali.

Inoltre, sono stati identificati molti altri fattori che contribuiscono a questo fenomeno. Tra questi, le influenze umane, che rappresentano il 18,1%, occupano un posto significativo. Si nota anche l’impatto della religione, con il 9,3% degli intervistati che ne indica il ruolo in queste disuguaglianze. Inoltre, il basso tasso di istruzione delle donne, identificato dall’8,6% dei partecipanti, così come la loro dipendenza economica, evidenziata dal 5,3%, completano questo elenco di fattori che spiegano le persistenti disuguaglianze di genere nel Paese.

A quali aree dovrebbe essere data priorità per garantire la parità di genere?

Quando si tratta di promuovere l’uguaglianza di genere, i marocchini identificano l’istruzione come l’ambito preminente, con il 65,3% degli intervistati che sottolinea l’importanza cruciale di un accesso equo a tutti i livelli di istruzione per promuovere le pari opportunità.

Segue l’aspetto occupazionale, considerato essenziale dal 20,3% dei partecipanti, mentre il 6,8% insiste sulla necessità di garantire l’accesso a posizioni di responsabilità, evidenziando l’importanza dell’equilibrio di rappresentanza delle donne in posizioni di leadership.

Inoltre, viene citata anche la necessità di rappresentanza politica, sindacale e associativa, anche se in misura minore, con rispettivamente l’1,3%, 0,4%, 1,4% e 1,6% degli intervistati che menzionano l’importanza di garantire un’equa partecipazione femminile a tutti i processi decisionali. livelli, sia a livello locale che nazionale.

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