Il Senegal annuncia un piano di ripresa economica da 53,6 miliardi di FCFA per la Casamance, volto a ricostruire la regione dopo decenni di conflitto.
Dopo decenni di conflitti e instabilità, la Casamance, una regione nel sud del Senegal, è al centro di un ambizioso programma di ripresa economica. Il primo ministro Ousmane Sonko ha annunciato un piano di 53,6 miliardi di franchi CFA, destinato a ridare vita a questa regione segnata dalla ribellione della Casamance. Questa iniziativa promette di ricostruire le infrastrutture, incoraggiare il ritorno degli sfollati e rilanciare le attività economiche. Ma la domanda rimane: questi sforzi saranno sufficienti per rilanciare in modo sostenibile la Casamance?
Un piano ambizioso per ricostruire la Casamance
Lanciato nel corso di un incontro interministeriale, il piano mira a rivitalizzare le regioni di Ziguinchor, Seydio e Kolda, duramente colpite da anni di conflitto. Una dotazione di 53,6 miliardi di franchi CFA sarà mobilitata in due anni per finanziare la costruzione di infrastrutture di base come pozzi trivellati, scuole e strade. Il governo spera così di creare le condizioni necessarie al rientro dei residenti e alla ripartenza dell’economia locale.
Sminamento e ritorno delle popolazioni: priorità
Tra le misure chiave del piano, una somma di 10 miliardi di franchi CFA sarà investita nello sminamento della regione, ancora fortemente colpita dalla presenza di mine sparse durante i combattimenti separatisti degli anni ’90. Questi sforzi mirano a mettere in sicurezza le zone di confine con il Gambia e consentire il ritorno delle famiglie sfollate. Ad oggi, 197 villaggi hanno già accolto 5.655 famiglie, ma 33 villaggi restano ancora deserti a causa dell’insicurezza.
Un legame personale tra Sonko e Casamance
Originario della regione ed ex sindaco di Ziguinchor, Ousmane Sonko conosce bene le sfide che la Casamance deve superare. In qualità di Primo Ministro, è particolarmente impegnato in questa ripresa, che spera possa avere successo prima delle elezioni legislative anticipate previste per il 17 novembre 2024. Sonko sa che la rivitalizzazione di questa regione, segnata da anni di conflitto, è fondamentale per riconquistare il fiducia dei residenti e rafforzare la propria legittimità politica.
La reazione degli attori economici locali
Gli operatori economici della regione accolgono con favore questo piano di ripresa. Secondo Mor Fall, della ONG Grdr Migrazione-Cittadinanza-Sviluppo di Ziguinchor, “la Casamance ha bisogno di una discriminazione positiva”, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture e l’accesso all’elettricità. Questa ripresa potrebbe, secondo loro, creare condizioni favorevoli all’arrivo degli investitori e consentire il ritorno ad una crescita economica stabile. Tuttavia, le sfide rimangono significative e il successo del piano dipenderà dalla sua rapida ed efficace attuazione.
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