DayFR Italian

Al processo contro gli assistenti parlamentari del RN, lo spettacolo dell’ex deputato Bruno Gollnisch

-

“Abbiamo messo in comune le risorse in base alle esigenze. Ha lavorato con un pool di assistenti parlamentari. » Bruno Gollnisch ha martellato la linea di difesa del Rassemblement National questo martedì 8 ottobre 2024 alla sbarra del tribunale penale che lo giudica insieme a Marine Le Pen, del partito e ad altri ventitré imputati sospettati di aver sottratto, tra il 2004 e 2016, fondi del Parlamento Europeo per pagare i dipendenti dei partiti.

L’ex numero 2 del FN, accusato di malversazione di fondi pubblici per aver avuto come assistenti parlamentari, tra il 2005 e il 2015, Micheline Bruna e Guillaume L’Huillier, rispettivamente segretario e capo di gabinetto di Jean-Marie Le Pen, nonché Yann Le Pen, responsabile delle manifestazioni del partito, ne è inizialmente convinto “il tribunale non è competente”.

“La Repubblica ha dei principi”

“Credo che non sarebbe il caso di raccontarvi la famosa frase “La Repubblica sono io!” “, ma la Repubblica ha dei principi. E tra i principi c’è la separazione dei poteri. Quando analizziamo l’attività degli assistenti, analizziamo quella dei parlamentari…” lancia Bruno Gollnisch, chiedendo di aderire alla sua causa “per risparmiare tempo”.

“Se seguiamo il tuo ragionamento, un deputato è al di sopra della legge penale? » reagisce il presidente, che ricorda che i fatti contestati riguardano più di un milione di euro. «No, ma il controllo degli atti parlamentari spetta all’ufficio delle assemblee. Se un deputato se ne andasse prendendo la scatola, sarebbe diverso. Possiamo vedere chiaramente in questo dossier che non ci sono posti di lavoro fittizi, gli assistenti parlamentari hanno lavorato”, ribatte il settantenne, eurodeputato da trent’anni. “Siete accusati di assistenti parlamentari che in realtà lavoravano per il Fronte Nazionale”, riformula il magistrato, che comincia ad irritarsi.

“La segreteria politica e parlamentare del gruppo”

Ma l’ex numero 2 del FN, che distribuiva in aula opuscoli con la sua immagine in cui presentava la sua attività, insiste voltando le pagine. “Voglio dire in che misura il mio lavoro in Parlamento e le mie funzioni nel mio partito politico sono inseparabili”, dichiara Bruno Gollnisch.

Riguardo ai primi contratti esaminati dal tribunale, quelli di Micheline Bruna, indica che lei “esercitava funzioni di segreteria di comune beneficio”. Anche se lui “ammette” Che cosa “era più accanto a Jean-Marie Le Pen a Montretout”, tenuta dell’ex presidente del FN sulle alture di Saint-Cloud (Hauts-de-Seine).

“Ti consideri il suo datore di lavoro? » continua il presidente. ” Perché no, insiste Bruno Gollnisch. Il padiglione Montretout era la segreteria politica e parlamentare del nostro gruppo. Fissare appuntamenti, rassegne stampa, lettere… Tutte queste cose avevano uno scopo comune”, assicura, ricordandoci costantemente l’organizzazione, il lavoro in ” piscina “. ” T lo sapevano tutti al Parlamento europeo”, sottolinea. Cosa sorprende il presidente: “Tra voi non c’erano solo gli eurodeputati del Raduno Nazionale? »

Related News :