A pochi giorni dall’apertura della sua XV edizione, che si annuncia ancora una volta frizzante, il Festival Lumière avrebbe senza dubbio preferito concentrarsi su questa nuova opera che incoronerà Isabelle Huppert con il suo premio e accoglierà grandi nomi del cinema mondiale, da Benico del Toro a Xavier Dolan, tra cui Vanessa Paradis, Jacques Audiard e Monica Bellucci. Tuttavia, i suoi team devono anche fare i conti con cifre e imprevisti di bilancio.
Martedì 8 ottobre, la Métropole de Lyon ha informato il consiglio d’amministrazione dell’Institut Lumière, presieduto dall’attrice Irène Jacob, che ridurrà del 7,7% la sovvenzione assegnata al celebre festival del cinema l’anno prossimo. Una decisione che rientra nel quadro della riduzione delle spese di funzionamento decisa dalla comunità, che si trova ad affrontare notevoli difficoltà di bilancio.
Interessati anche i Musei delle Confluenze e del Lugdunum, delle Nuits de Fourvière e delle Biennali
Nel 2025, il budget stanziato per il festival creato con il sostegno decisivo del Metropolis da Bertrand Tavernier e Thierry Frémaux, passerà da 1,04 milioni a 960.000 euro. L’importo dedicato all’Istituto, invece, non dovrebbe variare. Questa decisione è in linea con le direttive formulate dalla Grande Lione che, in una recente lettera quadro inviata ai suoi servizi, ha chiesto a tutti i dipartimenti di ridurre le spese di funzionamento del 15%.
Il vicepresidente aggiunto alla cultura, Cédric Van Styvendael (PS), aveva già indicato che gli sforzi avrebbero toccato necessariamente la sfera culturale e che intendeva distribuirli, nel 2025, alle cinque maggiori istituzioni finanziate dalla Grande Lione: Confluences e Lugdunum, festival Lumière e Nuits de Fourvière, Biennali. Già per il 2024, il Musée des Confluences ha dovuto tagliare 1 milione dal suo budget operativo, compensato dal finanziamento di progetti di investimento fino all’importo.
L’Istituto Lumière “capisce la logica di bilancio”
“Nessuna sorpresa” da questa parte indichiamo presso l’Istituto Lumière, dove diciamo “capire la logica“budget e distribuzione”sforzo” e non “devo lamentarmi” il sostegno degli organi di vigilanza. Alcuni di loro potrebbero intervenire a sostegno dell’Istituto anche su altre linee di bilancio nel 2025.
Cédric Van Styvendael si mostra per primo”sorpreso” e arrabbiato per il fatto che l’informazione sia stata rilasciata così rapidamente. In sostanza accetta la logica delle scelte in atto, ribadendo di aver già informato da tempo le cinque grandi istituzioni culturali interessate che lo sforzo di bilancio si concentrerà principalmente su di loro.
“Questo per evitare di indebolire strutture più piccole già esangui“, si difende, “lavoriamo in consultazione con questi grandi attori metropolitani“. Che quindi dovrebbero presto sapere, a loro volta, con quale riduzione di bilancio dovranno fare i conti.
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