Diverse decine di migliaia di persone si sono riversate a Rabat domenica 6 ottobre per la prima commemorazione dell’inizio della guerra a Gaza e per mostrare il loro sostegno al popolo palestinese, chiedendo una rottura nelle relazioni tra Rabat e Israele, giornalisti dell’Agence France-Presse (AFP).
“La resistenza non muore”, “La gente vuole la fine della normalizzazione”i manifestanti hanno cantato davanti al Parlamento, nel centro della capitale del Marocco, mentre cartelli proclamavano: “Non riconosciamo Israele. » “Consideriamo la Palestina una causa nazionale”testimonia all’AFP Khadija Mokhtari, una pensionata di 56 anni che vive a Rabat, venuta a manifestare contro “la palese ingiustizia, gli omicidi israeliani, il genocidio” Palestinesi.
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La marcia si è svolta alla vigilia della prima commemorazione dell’attacco palestinese di Hamas che ha scatenato la guerra, su appello del Gruppo d’Azione Nazionale per la Palestina, che riunisce gruppi di sinistra e il Partito islamico per la giustizia e lo sviluppo.
Tra le numerose bandiere palestinesi e libanesi, sono stati branditi alcuni ritratti dei leader del movimento islamico palestinese e degli Hezbollah libanesi, tra cui quelli di Ismaïl Haniyeh e Hassan Nasrallah, rispettivamente uccisi a luglio e settembre in attacchi attribuiti o rivendicati da Israele, ha osservato l’AFP.
“Dobbiamo interrompere le relazioni con Israele”
“Uccideranno tutto il popolo palestinese per la loro terra. I leader arabi e musulmani devono farsi avanti”stima Noufissa Souad, 39 anni, di Khemisset, a circa 90 chilometri di distanza. “Dobbiamo interrompere le relazioni con Israele perché siamo mano nella mano con il nemico”giudica questo tecnico di radiologia.
Dall’inizio della guerra a Gaza, in Marocco si sono svolte numerose manifestazioni su larga scala per chiedere la fine della normalizzazione delle relazioni con Israele, un processo che fino ad allora aveva incontrato solo un’opposizione limitata. Il regno ha ufficialmente chiamato “per una fine immediata, globale e duratura della guerra israeliana a Gaza”senza mettere in discussione la standardizzazione.
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L’attacco di Hamas sul suolo israeliano ha provocato la morte di 1.205 persone, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani, compresi ostaggi morti o uccisi durante la prigionia nel territorio palestinese.
Durante l’offensiva israeliana in corso, almeno 41.870 palestinesi sono stati uccisi a Gaza, la maggior parte civili, secondo i dati del ministero della Sanità del governo di Hamas ritenuti attendibili dalle Nazioni Unite.
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