Sabato 9 novembre è stata una serata di riunione a Saint-Denis (Seine-Saint-Denis). Un anno dopo la crudele eliminazione nei quarti di finale della Coppa del Mondo, i Blues tornavano allo Stade de France per la prima partita dell'autunno, contro il Giappone. Un incontro con il pubblico dell'Ile-de-France che ha presto assunto le sembianze di un gigantesco banchetto. Diversi toni sopra i Brave Blossoms, gli uomini di Fabien Galthié hanno eliminato in breve tempo gli avversari, eliminando 52 a 12.
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Se i francesi non si sono sottratti al piacere di tornare in campo nel recinto dionisiano, sono stati particolarmente felici di ritrovare, un anno dopo, Antoine Dupont, il loro mediano di mischia, stella e capitano. Loro Socio privato del resto, come ha fatto notare per caso una delle fanfare presenti sugli spalti durante l'incontro. Soprattutto, quella che era mancata terribilmente durante un Torneo misto delle Sei Nazioni, le cui partite casalinghe si giocavano a Marsiglia, Lille e Lione, mentre la consueta tana dei Blues si stava vestendo di bellezza olimpica.
Lo stadio dell'Ile-de-France non si è dimenticato di Antoine Dupont e lo ha fatto capire, facendo da uomo solo, quando il numero 9 del Tolosa è andato a segnare una meta nel secondo tempo, alla fine ha rifiutato un attaccante. Non ha mancato di posto a Saint-Denis il miglior giocatore del mondo 2021, lui che aveva riscaldato il posto ai suoi amici del XV andando a raccogliere l'oro con la squadra francese di rugby a sette.
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“Non mi ero perso, mi sono ritrovato subito qui” aveva riso il leader dei Blues il giorno prima, durante la tradizionale conferenza stampa pre-partita. Il ragazzo è il tipo che mantiene le sue promesse e ha annunciato che le sue truppe lo volevano “divertiti su un campo da rugby”. Merito, quindi, dei Tricolores che hanno accumulato mete per tutta la serata, seguendo il ritmo dei loro tifosi.
I Blues in cerca di riscatto
Sugli spalti, Gli occhi di Emilia, una canzone che divenne una sorta di inno alla gloria degli atleti francesi durante i Giochi Olimpici, era appena terminata quando l'ala Louis Bielle-Biarrey (4e minuto) e il centro Emilien Gailleton (10e) stavano già per fare un salto nella porta avversaria. Per quanto riguarda la terza fila Alexandre Roumat (19e), ha aspettato la fine della prima “ola” per iniziare il suo tentativo, proprio come Bielle-Biarrey (28e), ancora una volta, appena prima di a Marsigliese non risuona nelle baie. La questione era risolta e i tifosi francesi potevano anche permettersi di applaudire educatamente la prima meta giapponese, rifiutata dopo il video arbitraggio (38e).
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