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Grande marcia a sostegno dei palestinesi per l’anniversario del 7 ottobre

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Diverse decine di migliaia di persone si sono riversate a Rabat domenica per celebrare il primo anniversario dell’inizio della guerra a Gaza e mostrare il loro sostegno al popolo palestinese, chiedendo una rottura nelle relazioni tra Rabat e Israele, hanno notato i giornalisti dell’AFP.

“La resistenza non muore”, “Il popolo vuole la fine della normalizzazione”, hanno cantato i manifestanti vicino al Parlamento, nel centro della capitale marocchina, mentre cartelli proclamavano: “Non riconosciamo Israele”.
“Consideriamo la Palestina come una causa nazionale”, testimonia all’AFP Khadija Mokhtari, una pensionata di 56 anni che vive a Rabat, venuta a manifestare contro “la flagrante ingiustizia, gli omicidi israeliani, il genocidio” dei palestinesi.

La marcia si è svolta alla vigilia della prima commemorazione dell’attacco palestinese di Hamas che ha scatenato la guerra, su appello del Gruppo d’Azione Nazionale per la Palestina, che riunisce gruppi di sinistra e il Partito islamico per la giustizia e lo sviluppo.

Tra le numerose bandiere palestinesi e libanesi, sventolavano alcuni ritratti dei leader di Hamas e Hezbollah, tra cui quelli di Ismaïl Haniyé e Hassan Nasrallah, rispettivamente uccisi a luglio e settembre in attacchi attribuiti o rivendicati da Israele, ha notato l’AFP.

“Uccideranno tutto il popolo palestinese, per la loro terra. I leader arabi e musulmani devono farsi avanti”, ha detto Noufissa Souad, 39 anni, di Khemisset, a circa 90 km di distanza. “Dobbiamo interrompere le relazioni con Israele perché siamo mano nella mano con il nemico”, giudica questo tecnico di radiologia.

Dall’inizio della guerra a Gaza, in Marocco si sono svolte numerose manifestazioni su larga scala per chiedere la fine della normalizzazione delle relazioni con Israele, un processo che fino ad allora aveva incontrato solo un’opposizione limitata. Il regno ha ufficialmente chiesto “la fine immediata, globale e duratura della guerra israeliana a Gaza”, senza mettere in discussione la normalizzazione.

L’attacco di Hamas sul suolo israeliano ha provocato la morte di 1.205 persone, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani, compresi ostaggi morti o uccisi durante la prigionia nel territorio palestinese. Nel corso dell’offensiva lanciata in risposta da Israele e tuttora in corso, sono stati uccisi a Gaza almeno 41.870 palestinesi, in maggioranza civili, secondo dati del Ministero della Sanità del governo di Hamas ritenuti attendibili dall’ONU.

Diverse decine di migliaia di persone si sono riversate a Rabat domenica per celebrare il primo anniversario dell’inizio della guerra a Gaza e mostrare il loro sostegno al popolo palestinese, chiedendo una rottura nelle relazioni tra Rabat e Israele, hanno notato i giornalisti dell’AFP. La resistenza non muore”, “Il popolo vuole la fine della normalizzazione”,…

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