“Da decenni i massoni difendono il diritto delle donne al controllo del proprio corpo”, ricordano Patrick Cauwert, Daniel Menschaert, Pat Jacops, Celestina Arrigo e Jan Vanherck. “Definire ‘omicida’ la legge che legalizza parzialmente l’interruzione volontaria di gravidanza, adottata dopo lunghi dibattiti e la consultazione di esperti, è una vergogna e una messa in discussione della sovranità popolare che “hanno espresso attraverso i parlamentari che rappresentano Trattare i medici che praticano aborti, all’interno di un quadro legale, come “assassini a pagamento” è indegno di un leader religioso di alto livello”.
Le confessioni massoniche sono indignate anche per il motivo che giustifica l’apertura della procedura di beatificazione di re Baldovino annunciata dal Papa, ossia il suo rifiuto di sancire la legge di depenalizzazione parziale dell’aborto nel 1990.
In tal modo, il re dei Belgi ha posto le sue convinzioni religiose al di sopra della sua responsabilità di capo di stato, credono le appartenenze massoniche. Secondo loro, le dichiarazioni del papa costituiscono “un attacco alle istituzioni democratiche del nostro Paese”. “Qualsiasi persona non protetta dall’immunità che attacchi le nostre istituzioni in questo modo rientrerebbe nel campo di applicazione della legge e dovrebbe rispondere di tali parole”, hanno affermato.
Le confessioni accolgono con favore le reazioni a queste dichiarazioni provenienti soprattutto dal mondo cattolico così come le iniziative annunciate giovedì dal primo ministro Alexander De Croo.
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