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IL CALO DEL RATING DEL SENEGAL DA PARTE DELL’AGENZIA MOODY’S SUL TITOLO DEL WEEKEND DAILY PEOPLE

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Dakar, 5 ott (APS) – I giornali pervenuti sabato all’Agenzia di stampa senegalese (APS) sottolineano l’abbassamento del rating del Senegal da parte dell’agenzia Moody’s, reso pubblico venerdì dal Ministero delle Finanze e dello Sviluppo.

L’agenzia Moody’s ha ridotto il rating del Senegal a causa dell’aumento del deficit di bilancio e del livello del debito osservato nel paese tra il 2019 e il 2023, ha dichiarato venerdì il Ministero delle Finanze e del Bilancio senegalese.

”Il rating del Senegal è stato appena rivisto al ribasso da Ba3 con outlook stabile a B1, con monitoraggio. Questo calo è consecutivo alla revisione al rialzo del deficit di bilancio e del livello del debito osservata nel periodo 2019-2023″, ha affermato in un comunicato stampa.

L’agenzia di rating ha reagito così “alla verifica delle finanze pubbliche, i cui risultati preliminari sono stati comunicati dal governo il 26 settembre 2024”, aggiunge il ministero.

“Moody’s degrada il Senegal”, scrive Walf Quotidien in prima pagina. Il quotidiano precisa nelle sue colonne che “il rating del Senegal è passato da Ba3 a B1 con la messa sotto sorveglianza”.

Secondo Walf Quotidien, questo calo fa seguito alla verifica delle finanze pubbliche, i cui risultati preliminari sono stati comunicati dal Governo il 26 settembre, segnalando un tasso di debito e un deficit di bilancio superiori agli standard richiesti”.

Informa che ”di fronte a questa situazione, il ministro delle Finanze e del Bilancio riafferma la ferma volontà del governo di attuare rapidamente riforme ambiziose per ridurre significativamente il deficit a partire dal 2025 e consolidare questa riduzione a breve termine, in accordo con gli impegni assunti in seno all’UEMOA e l’ECOWAS.

“Il danno delle false cifre”, esclama Bès Bi nel suo Une jour. In parole povere, ”il Senegal presenta rischi di insolvenza, con una situazione economica che spaventa i mercati. Quindi obbligazioni soggette ad alto rischio di credito”, spiega il professore di economia della Faseg, Amath Ndiaye, i cui commenti sono riportati dalla stessa testata.

Secondo il professor Ndiaye, ”il governo non aveva interesse a fornire dati che, peraltro, non sono ufficiali perché non ancora certificati dalla Corte dei Conti e che, al contrario, hanno solo distrutto l’immagine del Paese”.

Le Quotidien fa eco al caso del giornalista Madiambal Diagne, a cui è stato vietato di lasciare il Paese mentre si preparava a prendere un volo. Il che fa dire a questa pubblicazione nel titolo “AIBD, terminale politico”.

Intanto L’Info titola “Molestie contro oppositori e giornalisti Khalifa Sall alza la voce”. Sul Journal, l’ex sindaco di Dakar ha dichiarato di aver appreso, con ”sgomento”, del divieto di uscita dal territorio del giornalista Madiambal Diagne ”con la motivazione della richiesta di restituzione di un passaporto diplomatico che non possiede non avere”.

Per Khalifa Sall, citato sempre dal quotidiano, ”un cittadino non può restituire un documento di viaggio ufficiale che non gli sia stato precedentemente concesso dallo Stato del Senegal. “Questi metodi, inaccettabili in uno Stato di diritto, devono immediatamente cessare”, ha affermato.

Da parte sua, il quotidiano nazionale Le Soleil ha riportato ampiamente la quinta giornata nazionale di pulizia “Sétal sunu reew” dedicata alle scuole. “A due giorni dall’inizio dell’anno scolastico è necessario pulire alcune scuole allagate e addirittura fatiscenti”, scrive il giornale.

“Mobilitazione per un ringiovanimento”, titola in prima pagina il quotidiano nazionale che annuncia nelle stesse ore che il presidente della Repubblica, Bassirou Diomaye Diakhar Faye, è atteso al liceo Demba Diop di Mbour, mentre il primo ministro, Ousmane Sonko andrà all’Università Assane Seck di Ziguinchor.

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