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Podcast – Sequestro, violenza sessuale e aggressione: il pazzo di Marchairuz – rts.ch

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Alla fine degli anni ’70 nella Svizzera romanda lasciò il segno il cosiddetto caso “Fou du Marchairuz”. Questo reato, che combina sequestro di persona, violenza sessuale e lapidazione, solleva in particolare la questione della reintegrazione dei recidivi.

Il podcast RTS “Swiss Crimes” torna con il quattordicesimo episodio. Racconta la storia di uno stupratore recidivo vodese condannato per la prima volta nel 1961.

Rilasciato due anni dopo, aggredì sessualmente una giovane donna nel 1964. Fu nuovamente arrestato, condannato e imprigionato, prima di essere nuovamente rilasciato sulla parola nel 1972. Poi lo fece di nuovo e fu nuovamente condannato nel 1973. Ma la sua pena detentiva fu sospesa a favore della castrazione chimica, interrotta definitivamente nel 1976.

Sequestro

Pochi mesi dopo, l’uomo ha rapito una giovane donna e l’ha sequestrata nella sua abitazione di Renens (VD). Drogata, accecata, legata, ha subito torture e violenze sessuali. Tre giorni e quattro notti dopo, Raymond la porta al passo Marchairuz, per ucciderla.

Interrogato su “Crimini svizzeri”, il direttore della Fondazione vodese per la libertà vigilata (FVP) François Grivat ricorda che la reintegrazione dei criminali è un obbligo che figura nel Codice penale svizzero. Lo specialista osserva inoltre che le pratiche relative alla liberazione condizionale sono cambiate rispetto alla fine degli anni ’70, quando ad essere misurato era piuttosto il comportamento del detenuto, mentre oggi ha la precedenza la valutazione del rischio di recidiva.

>> Ascolta la puntata completa:

Abusi sessuali e lapidazione, da Renens a Marchairuz / Crimini svizzeri / 54 min. / ieri alle 00:00

Antonio Droux

#Swiss

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