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Cancellazione degli accordi di pesca e agricoltura UE-Marocco: il Marocco reagisce

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Invalidando definitivamente due accordi commerciali conclusi tra il Marocco e l’Unione europea, venerdì la Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata a favore dei separatisti saharawi del Fronte Polisario, sostenuto dall’Algeria che contende questo territorio al Marocco. Questi accordi del 2019 sulla pesca e l’agricoltura sono stati conclusi “in spregio ai principi di autodeterminazione” del popolo sahrawi, ha stimato in una sentenza l’Alta Corte che si riunisce a Lussemburgo. Mettendo fianco a fianco l’Unione Europea e il Fronte Polisario, sostenuto dall’Algeria, il Ministero degli Affari Esteri marocchino ha subito reagito dichiarando che “il Marocco non è parte in questa vicenda” poiché “non ha partecipato ad alcuna fase di questa procedura. Le autorità marocchine sostengono quindi di non essere interessate dalla decisione della Corte di giustizia europea.

Il Regno ha inoltre denunciato una serie di “errori giuridici” e una mancata comprensione della realtà del caso che hanno portato a questa decisione. Rabat ritiene inoltre che la Corte si sia allontanata dalle posizioni assunte dalle Nazioni Unite. L’accordo di pesca concluso tra l’UE e il Marocco, scaduto nel luglio 2023, prevedeva un risarcimento di 208 milioni di euro per il Marocco in cambio di 128 licenze di pesca. La sua cancellazione comporta nuovi negoziati tra Marocco e Bruxelles per allinearsi alle conclusioni della Corte di giustizia europea.

Un accordo agricolo mantenuto sotto condizioni

Secondo il Marocco, le esportazioni del Sahara Occidentale hanno rappresentato 203.000 tonnellate di prodotti agricoli e della pesca per un valore di 590 milioni di euro nel 2022. Questa cifra sottolinea l’importanza economica della produzione di questa regione nella bilancia commerciale tra il Marocco e l’Europa.

Per quanto riguarda l’accordo agricolo, la CGUE ha deciso di mantenerlo per un periodo di un anno al fine di garantire una transizione giuridica agevole e anche per evitare gravi conseguenze per le relazioni esterne dell’UE. Tuttavia, il Marocco ha ribadito la sua posizione di non sottoscrivere un accordo che non rispetti la sua integrità territoriale.

Il cavallo di battaglia diplomatico del Marocco

Il Marocco ha esortato l’UE e i suoi Stati membri a rispettare i loro impegni internazionali e a garantire la certezza giuridica delle sue relazioni commerciali con il Regno. Il governo marocchino insiste sulla necessità di preservare i risultati del suo partenariato strategico con l’Unione Europea, difendendo al contempo il proprio diritto alla completa sovranità sul Sahara Occidentale. Alla fine dello scorso luglio, in una lettera indirizzata al re Mohammed VI in occasione del 25° anniversario del suo regno, Emmanuel Macron scriveva di ritenere che “il presente e il futuro del Sahara Occidentale rientrano nel quadro della sovranità marocchina. Questo riconoscimento della “marocchinità” di questo territorio, campo di battaglia diplomatica del Marocco, aveva permesso di allentare le persistenti tensioni tra Parigi e Rabat che duravano da diversi anni. Questa volta sono i rapporti tra il regno di Shereef e l’Unione Europea a rischiare di diventare tesi.

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