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da confidente a predatore, il supervisore era andato a letto con uno studente di 14 anni

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Editoriale La Repubblica della Senna e della Marna

Pubblicato il

4 ottobre 2024 14:32

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La giovane ragazza è cresciuta dopo i fatti, ma sembra ancora fortemente segnata dagli atti criminali subiti all’età di 14 anni, quando era a scuola in 3e,au college di Nemours, nella Senna e Marna. Martedì 30 settembre 2024, mentre veniva deviato il processo contro il suo molestatore sessuale tribunale penale di Melun, deve ricordare ancora una volta questi momenti dolorosi dell’anno scolastico 2021, quando si è trovata, quasi senza rendersene conto, sotto l’influenza di un supervisore di vent’anni più grande di lei.

La studentessa in cerca di un “confidente”

Ha vissuto le ore a volte complicate di a adolescenza difficilein un contesto di sofferenza, incomprensione e disagio. Il che l’ha portata, secondo lei, a cercare “ un confidenteun adulto comprensivo e un orecchio che ascolta…”

Di fronte a lei, l’assistente educativo ha dovuto offrirle tutto questo e molto altro, fino a sperimentare ripetuti rapporti sessuali con la giovanissima. Il punto di svolta in cui il confessore è diventato il predatore.

Tre anni dopo, la studentessa, diventata una studentessa promettente, decise di chiedere conto a colui che aveva preso il controllo di lei. Una lunga terapia gli ha permesso di comprendere finalmente il concetto di sottomissione » e soprattutto presentare un reclamo nel 2023. L’indagine ha permesso di stabilire una successione di cinque rapporti sessuali durante gli incontri furtivi tra la scolara e il pedone.

» Ce l’hai violentatacinque volte, dice Me Aline Guyot, in difesa delle parti civili. Sta all’adulto porre dei limiti: avresti dovuto dire di no! » » Non l’ho mai costretta a fare nulla, sostiene l’imputato. La nostra relazione non funzionava il vincolo « .

Il suo avvocato, Me Delphine Girard, dal canto suo, difenderà “la triste storia di un uomo che oltrepassa il limite”.

Supervisore condannato al carcere

Ma le accuse non si fermano solo a questa relazione tossica. Le indagini della polizia hanno rivelato anche altre pratiche criminali dell’imputato.

L’esame dei suoi computer ha rivelato anche il consumo di siti Internet eimmagini di pornografia infantile. Una presenza sulla quale l’imputato non ha voluto commentare.

Il pubblico ministero ha chiesto quattro anni di reclusione, due dei quali sospesi. Alla fine l’imputato è stato condannato a due anni di carcere azienda agricola. Una condanna accompagnata da un monitoraggio socio-giudiziario di 5 anni tra cui a ordine di cura e il divieto di contatto con la vittima, senza dimenticare a divieto di attività professionale nel collegamento con minorenni. Inoltre, dovrà pagare quasi 15.000 € multe e danni cumulativi.

Jean-François CALTOT

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