Karine Gonnet, presidente del tribunale di Fort-de-France, è stata oggetto di perquisizioni a luglio nell’ambito di un’indagine su sospetta appropriazione indebita di fondi pubblici. Questa informazione, rivelata da Médiapart, è stata confermata da una fonte vicina alla questione. L’inchiesta riguarda l’utilizzo dei fondi del Consiglio dipartimentale per l’accesso al diritto (CDAD) della Martinica, presieduto da Karine Gonnet. Gli investigatori sospettano spese estranee alla missione del CDAD, che mira a sostenere i più svantaggiati nei loro procedimenti legali, nonché spese per scopi personali.
Spesa sotto sorveglianza
Le perquisizioni sono state effettuate nel suo ufficio e nelle sue case in Martinica e Île-de-France. L’indagine riguarda l’utilizzo dei fondi del Consiglio dipartimentale per l’accesso al diritto (CDAD) della Martinica. Tra gli elementi esaminati, secondo Mediapart, ci sono 100mila euro per un affresco fotografico, l’acquisto di un 4×4 che Karine Gonnet avrebbe utilizzato personalmente, e spese di aereo, albergo e ristorante. Queste indagini sono state avviate a seguito di una relazione interna al CDAD in un contesto di tensioni interne, precisa il dossier.
Indagini in corso per corruzione e appropriazione indebita
François Saint-Pierre, avvocato di Karine Gonnet, ha denunciato una “scandalosa cabala”, accusando l’ex segretario generale del CDAD di essere all’origine di false accuse, rilanciate senza verifica da Laurent Sabatier, primo presidente della Corte d’appello di Fort- de-France. Secondo lui il suo cliente è “aggredito ingiustamente e presunto innocente”. Ha inoltre confermato che Karine Gonnet sarà presto nominata ad un’altra corte d’appello, ma che le procedure in corso faranno luce sulla questione.
L’inchiesta giudiziaria aperta il 20 marzo riguarda accuse gravi: corruzione, traffico di influenze, sfruttamento illecito di interessi, appropriazione indebita di fondi pubblici, complicità e occultamento. Le indagini, affidate all’Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e tributari, mirano a verificare la realtà delle accuse in questo clima conflittuale all’interno del CDAD. Interrogato, il primo presidente della Corte d’appello di Fort-de-France si è rifiutato di commentare il caso a causa del segreto delle indagini.
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