Negli ultimi dieci anni, in Senegal, l’esportazione clandestina di oro ha assunto proporzioni impressionanti. Uno studio pubblicato giovedì 3 ottobre 2024 dalla ONG svizzera SWISSAID rivela che “tra il 2013 e il 2022, da 36 a 41 tonnellate di oro, per un valore compreso tra 2,38 e 2,71 miliardi di dollari, sono state portate illegalmente fuori dal paese, ovvero da 3,6 a 4,1 t di oro esportate illegalmente ogni anno.
Spiega che “questo flusso non dichiarato, derivante principalmente dall’estrazione artigianale e su piccola scala (ASM), transita attraverso il Mali prima di raggiungere gli Emirati Arabi Uniti (EAU). La vicinanza della regione di Kédougou al confine con il Mali facilita le transazioni con acquirenti maliani indipendenti che offrono prezzi più interessanti rispetto agli sportelli approvati dallo Stato senegalese. Il rapporto afferma che “solo il 10% dell’oro artigianale passa attraverso canali ufficiali”. Per non parlare delle “significative discrepanze tra i volumi di oro prodotto ed esportato, in particolare a causa della mancata dichiarazione dell’oro artigianale”. Ad esempio, si legge nel rapporto: “nel 2021 è stata rilevata una differenza del 2,95% tra i dati ufficiali sulle esportazioni e quelli riportati dai paesi importatori”.
SWISSAID raccomanda pertanto una migliore regolamentazione dell’estrazione artigianale dell’oro, in particolare riducendo le tasse sulle esportazioni, attualmente fissate al 4%. Una misura che potrebbe rendere più competitivi gli sportelli d’acquisto e limitare il flusso di oro clandestino verso i paesi vicini.
Il documento evidenzia che “l’attività mineraria artigianale e su piccola scala (ASM) rimane importante, ma in gran parte sottostimata, sebbene la produzione ufficiale e le esportazioni di oro siano aumentate in modo significativo, principalmente guidate dall’estrazione industriale”.
Nel 2022, si legge nel documento, “la produzione industriale di oro in Senegal ha raggiunto le 14,9 t, mentre l’estrazione artigianale, stimata tra le 4 e le 4,5 t all’anno, rimane scarsamente documentata. Le esportazioni ufficiali sono state pari a 18,31 t, principalmente verso Svizzera, Australia ed Emirati.
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