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Assoluzione annullata dopo atti sessuali

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La giustizia friburghese deve nuovamente esaminare un caso di abuso nei confronti di una giovane donna affetta da ritardo mentale. Il Tribunale federale annulla l’assoluzione dell’autore per gravi lacune nella valutazione dell’invalidità della vittima.

Il Tribunale federale ritiene che i giudici friburghesi abbiano accertato i fatti manifestamente inesatti e valutato arbitrariamente le prove. (immagine illustrativa)

CHIAVE DI PIETRA

Nel 2019 la giovane, originaria del Medio Oriente, ha avuto rapporti intimi con un connazionale. Sia il tribunale distrettuale che il tribunale cantonale hanno respinto le accuse di atti sessuali commessi contro una persona incapace di discernimento o di resistenza. Queste due autorità ritenevano che l’imputato non fosse in grado di rendersi conto del comprovato ritardo mentale della vittima.

In una sentenza pubblicata mercoledì, la Corte federale ribalta questo verdetto. Egli ritiene che i giudici di Friburgo abbiano accertato i fatti in modo manifestamente inesatto e abbiano valutato le prove in modo arbitrario.

Secondo la sentenza impugnata, la vittima “sarebbe stata capace di non mostrare segni indicativi della sua incapacità”. Il suo deficit cognitivo “non sarebbe evidente alle persone intorno a lei” ogni giorno. Inoltre, questa “bella giovane donna dal corpo armonioso” sarebbe riuscita a comprendere l’ambiente in cui viveva e avrebbe potuto apparire “relativamente normale”.

Elementi ignorati

In tal modo, l’istanza precedente ha ignorato parte degli accertamenti della Procura, dell’esperto psichiatra, nonché le dichiarazioni dei parenti e dei professionisti che seguono la vittima. Il tribunale distrettuale e anche il tribunale cantonale si sono basati sulla trascrizione dell’udienza e non sul video.

Poiché la giovane donna era esentata dal comparire davanti a questi due organi, i giudici friburghesi non l’hanno mai vista, sottolinea il Tribunale federale. Tuttavia, il suo atteggiamento generale, il suo silenzio alle domande, le sue difficoltà nel comprendere e nel parlare avrebbero contribuito a determinare l’impressione che ha saputo lasciare nell’imputato, vale a dire l’elemento soggettivo del reato.

Il caso viene rinviato ai tribunali friburghesi, con il compito di riesaminare gli elementi erroneamente esclusi. (sentenza 7_94 e 95/2023 del 28 agosto 2024)

aula, ats


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