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Il Belgio vuole donare tre cannoni Caesar, del valore di 12 milioni di euro, all’Ucraina

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Il Caesar, prodotto dal gruppo francese Nexter, è un camion equipaggiato con un cannone calibro 155 mm. È in grado di sparare sei colpi al minuto, a una distanza massima di 40 km. Più di 300 di queste armi sono state vendute – in varie configurazioni – agli eserciti francese, danese, ceco, tailandese, indonesiano e del Medio Oriente.

L’esercito francese ha utilizzato ampiamente il Caesar in Iraq, da settembre 2016 ad aprile 2019, nella lotta contro il gruppo jihadista Stato islamico (IS). Dal febbraio 2022, la Francia ha consegnato 30 di questi dispositivi anche all’Ucraina. Molto mobili e veloci, permettono agli artiglieri di sparare in direzione del bersaglio e di allontanarsi immediatamente per non essere localizzati dalle truppe nemiche e subire il fuoco di risposta.

Il 18 gennaio la Francia formò una coalizione di “artiglieria” per sostenere l’esercito ucraino insieme agli Stati Uniti. Ne fanno parte venticinque paesi, compreso il Belgio. L’obiettivo allora dichiarato era quello di fornire all’Ucraina altri 72 Caesar nel 2024, oltre ai sei già in fase di consegna. La Francia deve assumersi la responsabilità di dodici paesi utilizzando le risorse del suo Fondo di sostegno all’Ucraina. Il Belgio è entrato in questa coalizione a maggio e ne assumerà la guida.

I Caesar che il Belgio darà alle forze ucraine non sono i pezzi che ha ordinato per il proprio esercito. Nell’ambito del piano STAR, la Difesa acquisterà un totale di 28 cannoni di questo tipo, la cui consegna è prevista a partire dal 2027… e che intende mantenere.

La cosiddetta guerra “ad alta intensità” in Ucraina ha riportato l’artiglieria in prima linea nei conflitti. “La massa diventa una delle chiavi del successo, sia in numero di lanciatori che in tonnellaggio di proiettili”, ha spiegato a gennaio il Ministero delle Forze Armate francese.

Oltre alla fornitura di pezzi di artiglieria, la coalizione ha l’obiettivo a breve termine di fornire munizioni sufficienti all’Ucraina, che in questo settore ha un rapporto di potere molto sfavorevole con la Russia. Oltre alle forniture dalle proprie scorte, il Belgio ha anche stabilito una partnership con l’industria per sostenere l’Ucraina in questo settore e ha aderito alla fine di febbraio con 200 milioni di euro all’iniziativa ceca volta a fornire a Kiev le munizioni che le mancano.


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