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il governo potrebbe tornare ai bandi di gara

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PARIGI – A causa del nuovo progetto proposto dalla Caisse de dépôt et placement, il contratto concluso con Alstom per il materiale rotabile della tramvia del Quebec potrebbe non essere più valido, tanto che il governo Legault sta valutando la possibilità di tornare in ricorso offerte.

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Lo ha spiegato martedì il primo ministro François Legault, nel primo giorno della sua missione economica a Parigi.

Domani il capo del governo incontrerà il grande capo della multinazionale Alstom, per discutere in particolare di questo tema che potrebbe influenzare il programma di lavoro.

Tuttavia, lo Stato del Quebec ha firmato un accordo con il colosso francese la primavera scorsa. Ciò prevede la costruzione di 34 convogli per un importo di 569 milioni di dollari.

Ma tornare al tavolo di progettazione potrebbe significare che l’accordo diventa obsoleto, tra l’altro a causa dei treni leggermente più corti (35 metri) rispetto al progetto iniziale (45 metri).

In effetti, i concorrenti di Alstom avrebbero forse voluto partecipare alla gara d’appalto se queste nuove condizioni fossero state conosciute all’epoca.

“Legalmente non è chiaro se si debba tornare o meno alla gara d’appalto.

Quindi gli avvocati stanno esaminando questo aspetto”, ha dichiarato Legault, pochi minuti prima di incontrare il direttore del Quebec Serge Denoncourt.

Prodotto in Quebec?

Il primo ministro sottolinea che ci sono tre grandi produttori di treni tramviari nel mondo.

“Quando parliamo di produrre tram, treni, metropolitane, ci sono tre grandi player nel mondo, un cinese, un tedesco, poi un franco-quebecchese perché il maggiore azionista di Alstom è la Caisse de dépôt du Québec. Quindi abbiamo tutti i tipi di questioni di cui discutere. Ovviamente voglio parlare soprattutto di progetti che creino posti di lavoro in Quebec”, ha dichiarato il signor Legault.

Impossibile, però, esigere che i vagoni siano costruiti nello stabilimento Alstom di La Pocatière, già di proprietà di Bombardier. “Rispetterò comunque la legge”, ha detto.

Per il momento il Quebec si rifiuta di dire se il ritorno alla gara d’appalto significherebbe un ritardo nel lancio del progetto della tramvia.

Il sindaco del Quebec, Bruno Marchand, afferma tuttavia che un annuncio in tal senso sarebbe imminente. Ribadisce inoltre che i lavori dovranno iniziare la prossima estate per rispettare il cronoprogramma.

Il primo ministro Legault ribadisce la volontà di andare avanti, ma senza impegnarsi con tempistiche serrate.

“Lo faremo correttamente, legalmente, il più rapidamente possibile. Ma voglio essere molto chiaro: vogliamo realizzare il progetto del tram, il progetto di fase 1, a circa 5 miliardi di dollari. Vogliamo farlo, lo faremo, il più rapidamente possibile e nel rispetto della legalità”, ha assicurato.

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