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Un prolungamento firmato Dupraz per il Centro Lullier

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Martedì il Consiglio di Stato vodese ha presentato il suo progetto di bilancio più “rosso” degli ultimi 25 anni. Il deficit previsto per il prossimo anno ammonta a 303 milioni di franchi, ma l’aumento delle entrate non riesce ancora a coprire l’aumento delle spese.

“Non sono preoccupata, ma ci sarà molto da lavorare per invertire la tendenza”, ha ammesso alla stampa il ministro delle Finanze Valérie Dittli. Se il reddito aumenta, le spese diventano sempre più difficili da controllare.

Nonostante le prime misure di “efficienza”, in particolare un tetto al numero di nuovi posti amministrativi, queste spese salgono a 12,256 miliardi, ovvero 629 milioni in più (o il 5,4%) rispetto al budget 2024.

Solo ricorrendo ad un’operazione contabile, ovvero lo scioglimento del prefinanziamento, è stato rispettato il limite cosiddetto del “piccolo saldo” – al di sotto del quale dovrebbero essere adottate misure di risanamento.

Già “molto richieste” nel bilancio 2024, queste entrate straordinarie raggiungono i 295 milioni in quello 2025. Non possono essere utilizzate per sempre, ha avvertito il grande finanziatore. Per completare il proprio bilancio, il Consiglio di Stato ha potuto contare anche su entrate “non sostenibili”, derivanti dalla vendita di terreni e dallo stanziamento da parte della BNS del “controvalore” di una vecchia serie di banconote. “Piccoli regali” che ammontano a 98 milioni, ha detto Valérie Dittli.

Ucraina e comuni

Le entrate legate alle imposte personali sono aumentate del 7,5% rispetto al bilancio 2024, grazie in particolare a “una situazione demografica dinamica e previsioni economiche favorevoli”. Questa previsione include il taglio fiscale dello 0,5%, annunciato la settimana scorsa dal Consiglio di Stato. Anche l’aumento (+7,3%) delle imposte sulle persone giuridiche è “uno sviluppo positivo”.

Dal lato delle spese, per la prima volta nel budget vengono iscritti quelli legati all’Ucraina, al 50% dei costi registrati nel 2023, ovvero 95 milioni di franchi.

Il riequilibrio finanziario a favore dei Comuni pesa anche sui conti del Cantone. Si arriva a 160 milioni nel bilancio 2025, 55 milioni in più rispetto a un anno prima.

Tra i maggiori aumenti di bilancio, il Consiglio di Stato prevede in particolare un aumento di 125 milioni di spese nel settore dell’istruzione e della formazione professionale. Ulteriori risorse sono destinate anche all’azione sociale (+120 milioni) e alla sanità (+103 milioni).

Investimenti record

Per quanto riguarda l’organico, è stato posto un limite alla creazione di nuovi posti amministrativi (+87 posti), secondo la volontà del Consiglio di Stato. “Avevamo un obiettivo e lo abbiamo raggiunto”, ha detto Valérie Dittli. Questa limitazione non riguardava altre posizioni. A partire da quelli dedicati alla formazione, che balzano di 190 equivalenti a tempo pieno.

Da notare, infine, che gli investimenti netti del bilancio 2025 salgono a 1,1 miliardi, ovvero 60 milioni in più rispetto allo scorso anno. Questo è un nuovo record.

Efficienza vs tagli fiscali

Tra le reazioni politiche, l’Alleanza Vaudoise (PLR, UDC, Centro) esorta il Consiglio di Stato a “assumere chiaramente il controllo dell’efficienza dello Stato e il controllo dei costi”. Sottolinea che in termini di crescita della spesa, il governo “è lontano dagli obiettivi annunciati nel suo Programma Legislativo”, che prevedeva una crescita media delle spese del 2,1% per l’intera legislatura.

A sinistra, invece, il PS e l’Ensemble à gauche ritengono che siano i tagli fiscali a “causare danni” e a mettere “sotto pressione” il servizio pubblico. Accusano il Consiglio di Stato di condurre “una corsa a capofitto” con agevolazioni fiscali dedicate “ai più ricchi” e che “indeboliscono in modo duraturo” il funzionamento dello Stato.

Yann Rossier con Keystone-ATS

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