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molti asili nido privati ​​rischiano di dover chiudere i battenti a seguito della nuova riforma

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La riforma degli ambienti di accoglienza (Milac) rischia di essere la goccia che fa traboccare il vaso. L’attuazione di questo decreto in vigore nel 2019 è fortemente criticata, soprattutto nel settore privato, e rischia di generare nuove chiusure. Impone sempre più vincoli agli asili nido privati ​​costringendo tutte le nuove strutture a passare dallo status di persona fisica a quello di organizzazione senza scopo di lucro, il che genera costi e, soprattutto, ulteriori problemi di programmazione.

Carenza di posti negli asili nido della provincia di Namur: quali comuni sono meno serviti?

Professionalizzazione del settore

“Tra le lamentele, la riforma include l’aumento della professionalizzazione del personale, richiedendo un diploma di assistenza all’infanzia e, talvolta, un CESS (Certificato di istruzione secondaria superiore). Il problema è che molti asili nido impiegano tirocinanti che non hanno ancora terminato il percorso formativo e che quindi non potranno più lavorare negli ambienti di accoglienza”spiega Sabine Lejeune, direttrice di otto asili nido nella provincia di Liegi.

Negli asili nido di Huy “rifiutiamo in media 1 domanda su 3 per mancanza di spazio”

A ciò si aggiunge il fatto che i sussidi per la costruzione degli asili nido, pari a 41.000 euro per posto, non tengono conto dell’aumento dei prezzi relativo al costo dei materiali indotto dalla crisi energetica. “Abbiamo un caso concreto di costruzione di un asilo nido per il quale esitiamo a mantenere il progetto perché il budget inizialmente previsto è esploso”aggiunge.

Contattata, la nuova ministra della Prima Infanzia Valérie Lescrenier è ben consapevole delle difficoltà poste dalla riforma e intende studiare le rimostranze sollevate. “Attualmente stiamo studiando come risolvere i fattori bloccanti per raggiungere il nostro obiettivo di nuovi posti negli asili nido (ovvero 5000 posti in questa legislatura, ndr).”

“5.000 nuovi posti negli asili nido sotto questa legislatura”: ecco la promessa di Valérie Lescrenier, ministro vallone della Prima infanzia

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