Sempre più vittime vengono estorte ingenti somme di denaro da finti agenti di polizia, al punto che diverse polizie cantonali invitano la popolazione a essere più vigile di fronte a questi inganni. Il modus operandi dei criminali è quasi sempre lo stesso.
Le ultime truffe risalgono a questo fine settimana: da venerdì sono stati denunciati 11 casi nel cantone di Neuchâtel, mentre nel cantone di Berna sono stati denunciati altri 20 casi in due settimane, con danni per 20’000 franchi. Nel cantone di Vaud due donne sono state arrestate la settimana scorsa e il cantone di Ginevra, che ha registrato un picco all’inizio dell’anno, ha registrato dal novembre 2023 un totale di danni che supera i 2 milioni di franchi.
Pochi minuti dopo, qualcuno si presenta fisicamente a casa (…) e ruba le carte bancarie
“Sconvolgere e poi rassicurare”
I criminali iniziano sempre con una telefonata presentandosi come poliziotti cantonali che chiamano perché il conto bancario della vittima è stato violato. Continuano a rassicurarla, facendole sapere che un agente di polizia le farà visita.
“Il primo passo è sempre scioccare la persona e poi rassicurarla”, spiega martedì Georges-André Lozouet, portavoce della polizia di Neuchâtel, parlando a La Matinale. “Pochi minuti dopo, qualcuno si è presentato fisicamente a casa (…) e ha rubato le carte bancarie (…) e i codici di accesso per svuotare i conti”.
La polizia cantonale sottolinea che gli agenti non entrano mai nelle case per uscire con le carte bancarie.
I criminali che agiscono nella Svizzera romanda provengono generalmente dalla Francia, parlano bene e sono molto intelligenti.
Le vittime sono soprattutto gli anziani
Poiché le truffe colpiscono soprattutto gli anziani, poiché sono i più vulnerabili, la polizia cantonale invita coloro che li circondano a prestare molta attenzione.
Ma non è sempre facile trasmettere il messaggio a questa fascia d’età, secondo Delphine Roulet Schwab, professoressa alla Haute Ecole de la Santé La Source di Losanna. “Molte campagne di prevenzione vengono svolte via Internet”, spiega lo specialista in violenza contro gli anziani.
Soggetto radiofonico: Deborah Sohlbank e Romain Bardet
Web di adattamento: juma
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