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I due principali aeroporti del Belgio sono paralizzati dallo sciopero di martedì

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Lo sciopero nasce da un appello alla mobilitazione lanciato da una confederazione di sindacati che vuole sfidare l’UE sulle condizioni di lavoro dei “lavoratori essenziali” nei settori della pulizia, della sicurezza e della ristorazione.

Una manifestazione è prevista per mezzogiorno a Bruxelles, nel quartiere delle istituzioni europee.

A Bruxelles-Zaventem, il più grande aeroporto del Belgio, i 249 voli inizialmente previsti sono stati cancellati, secondo un portavoce della compagnia operativa dell’aeroporto di Bruxelles.

All’arrivo potranno essere operati solo 98 dei 243 voli previsti per la giornata, ha spiegato.

È l’assenza di agenti di controllo dei bagagli che impedisce agli aerei di decollare. Queste operazioni di controllo nei due aeroporti sono state affidate allo stesso fornitore di servizi, la multinazionale britannica G4S.

Arrivi garantiti senza problemi a Charleroi

A Charleroi vengono cancellati “le poche centinaia” di voli inizialmente previsti, in particolare quelli della compagnia low cost Ryanair, che ha fatto di questo sito belga il suo principale hub nel continente europeo. “D’altro canto, possiamo garantire gli arrivi senza problemi, poiché non vi è alcuna interazione con gli agenti di sicurezza”, ha sottolineato Nathalie Pierard, portavoce dell’aeroporto di Charleroi Sud di Bruxelles (BSCA), alla quale si sono uniteAFP.

Le migliaia di passeggeri interessati dalle cancellazioni verranno contattati dalla loro compagnia aerea, assicurano l’aeroporto di Bruxelles e BSCA.

“Una corsa al ribasso delle condizioni di lavoro”

I sindacati che invocano proteste affermano che le norme UE sugli appalti pubblici “hanno alimentato una corsa al ribasso delle condizioni di lavoro” per gli addetti alle pulizie, le guardie di sicurezza e gli altri lavoratori della ristorazione. Chiedono che queste regole vengano cambiate.

La FGTB in Belgio e la CFDT in Francia sono tra i quindici sindacati di diversi paesi europei che intendono sfidare l’UE su questo tema, sotto l’egida dell’organizzazione United Network International.

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