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Paul Magnette si dice “colpito” dai commenti del Papa sulle donne

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“Nessuno dovrebbe mai dire a una donna come dovrebbe vivere, né a un marito, né a un fratello, né a un padre,… né a un leader religioso”.

Il socialista non ha specificato a quali osservazioni si riferisse più nello specifico, ma Papa Francesco si è espresso sull’argomento in diverse occasioni, tra le altre durante la sua visita sabato all’UCLouvain, a Louvain-la-Neuve. Nel suo discorso, ha considerato le donne come “accoglienza fruttuosa, cura, dedizione vitale”, tra l’altro trasmettendo, secondo l’università, una visione “deterministica e riduttiva” della donna, che l’UCLouvain ha voluto disapprovare. “Non va bene quando una donna vuole diventare un uomo”, ha detto il Papa.

Il Papa si rammarica del gesto “amorale” dell’UCLouvain e conferma le sue osservazioni di sabato: “I medici che praticano aborti sono dei sicari prezzolati”

Un’altra uscita, tutt’altro che banale, e che ha fatto più di un salto: la visita, richiesta dallo stesso Papa secondo il Palazzo, alla Cripta Reale dove il sovrano pontefice si è recato a meditare sulla tomba del re Baldovino. Il Papa ha elogiato il “coraggio” di un re che ha scelto, al momento dell’adozione della legge che depenalizza parzialmente l’aborto, di “lasciare il suo posto (…) per non firmare una legge omicida”.

“Commenti sconcertanti” secondo il Secular Action Center, tanto più provocatori in quanto pronunciati in occasione della Giornata mondiale per il diritto all’aborto.

Anche nelle file politiche è stato marcato lo sgomento dei socialisti, anche se non sono stati i soli a mettere in dubbio il posto di tali osservazioni in una visita di Stato e alla presenza della coppia reale belga.

“Ricorderemo (…) un’espressione contro il diritto all’aborto e la libertà delle donne”, ha postato sabato Paul Magnette su X. “Essere contro l’aborto non è una questione di ‘coraggio’, è una mancanza di rispetto per le donne!”, ha affermato il ministro federale Karine Lalieux. Christie Morreale, ex ministro vallone per le Pari Opportunità, riassume ancora il “coraggio” di Re Baldovino che si è liberato del suo ruolo opponendosi ad esso. Nel nostro Paese l’aborto è un diritto, minacciato dalle correnti religiose e conservatrici. La sua reazione è un esempio nuovo e deplorevole.

Il Papa avvierà il processo di beatificazione di re Baldovino al suo ritorno a Roma, ma ci vorrà tempo

Caroline Désir, anche lei socialista, sottolinea che questa è effettivamente una “espressione politica” del Papa, “deplorevole”. Anche Thomas Dermine pone delle domande: “Il Papa è stato ricevuto come capo di Stato, ecco ciò che ha giustificato la sua accoglienza a Palazzo”, ricorda. “Pertanto, il fatto che egli parli, nel quadro di questa visita, di una beatificazione e di una legge approvata dal popolo belga (sull’aborto) solleva seri interrogativi”.

Nelle fila della DéFI, anche la presidente Sophie Rohonyi si è fatta avanti. “La legge del 1990 non è una ‘legge sull’omicidio’. Al contrario, ha contribuito a salvare la vita di migliaia di donne, impedendo loro di abortire clandestinamente. Definirlo omicida è un affronto inaccettabile da parte del Papa ai diritti delle donne”. Questi commenti “esulano dall’ambito del ‘capo dello Stato’”, ritiene.

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