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Gli attivisti anti-normalizzazione intraprendono azioni legali dopo la visita pro-Israele

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L’Osservatorio marocchino contro la normalizzazione ha depositato mercoledì 18 settembre 2024 una denuncia presso il Procuratore generale del Re presso la Corte d’appello di Rabat, rivolta a un gruppo di giovani concittadini che avevano visitato Israele e avevano espresso il loro sostegno alla guerra di occupazione contro la Striscia di Gaza.

L’organismo ha confermato di aver portato la questione in tribunale, a causa “dell’entità del crimine attraverso la visita fatta (…) all’entità sionista alcune settimane fa, a sostegno dell’esercito sionista e dei suoi massacri, al culmine della guerra genocida contro il popolo palestinese a Gaza”. Nel suo annuncio, l’Osservatorio ha ricordato che l’iniziativa è stata sponsorizzata dal governo e dalla presidenza di Israele, “nel quadro della cosiddetta istituzione di partenariato, guidata personalmente dal presidente dell’entità sionista”.

L’organismo ha affermato di aver menzionato la visita “in numerose sue comunicazioni e in dichiarazioni dei suoi funzionari”, mentre ha chiesto “la responsabilità legale e giudiziaria di tutti coloro coinvolti in questo atto pericoloso”. L’Osservatorio ha anche confermato che la denuncia sarebbe stata coordinata con altri attivisti, professori e avvocati.

Al culmine delle offensive israeliane sulla Striscia di Gaza, una delegazione marocchina ha visitato Israele lo scorso luglio per incontrare dei funzionari. I visitatori sono stati ricevuti, tra gli altri, dal Presidente della Knesset Amir Yohanna, così come da Meir Ben-Shabbat, capo del Misgav Institute for National Security and Zionist Strategy, un ex consigliere per la sicurezza israeliano.

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