Caso Sangiuliano, l'intervista esclusiva a Maria Rosaria Boccia
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Caso Sangiuliano, l'intervista esclusiva a Maria Rosaria Boccia

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Dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, Maria Rosaria Boccia, l'imprenditrice coinvolta nel caso che ha destabilizzato il governo italiano nei giorni scorsi, ha espresso il suo parere: “Mi dispiace, è una persona competente, meritava quell'incarico. Ma oggi, dopo tutto quello che è successo, era necessario che si dimettesse. Se avesse detto la verità fin dall'inizio, avrebbe potuto evitarle. Io ho solo corretto le bugie del ministro. E continuo a farlo, purtroppo”.

Boccia ha rilasciato queste dichiarazioni nel corso di un'intervista rilasciata a Marianna Aprile e Luca Telese a “In Onda”, registrata mentre Sangiuliano presentava le sue dimissioni irrevocabili.

La donna ha anche rivelato di essere stata in contatto con Sangiuliano fino a poco tempo fa: “Ho parlato con lui fino all’altro ieri sera, anche dopo l’incontro tra lui e Meloni. Mi ha chiesto come stavo e ha sottolineato che anche lui non si stava divertendo”. Boccia continua però a chiedere scuse non al ministro, ma all’uomo: “Mi aspetto le sue scuse, per me e per la mia famiglia. È stato lui a mettermi sotto i riflettori. Fino a dieci giorni fa non mi conosceva nessuno, ora la mia vita è cambiata”.

Boccia ha ribadito di non essere una spia né un oppositore politico, affermando di aver sempre sostenuto il centrodestra e di aver votato Giorgia Meloni. Riguardo al suo rapporto con Sangiuliano, ha raccontato come si sono conosciuti e come sono iniziati i contatti: “Lui usciva da un teatro a Napoli, io andavo a cena; ci siamo conosciuti dopo esserci già presentati mesi prima. Da lì, messaggi e telefonate…”

Elemento centrale della vicenda è la telefonata tra Sangiuliano e la moglie, a cui Boccia avrebbe partecipato senza che la moglie del ministro ne fosse a conoscenza. Durante quella conversazione, la moglie avrebbe chiesto al ministro di annullare l'appuntamento di Boccia. Boccia si è chiesta: “Il mio appuntamento è stato annullato per un capriccio femminile o per mancanza di competenze?”

Boccia ha parlato anche della sua presenza sui social, spiegando che tutti i post con il ministro erano stati approvati dallo stesso Sangiuliano: “In un'occasione mi ha addirittura chiesto perché non avessi pubblicato una foto di un evento a cui mi aveva accompagnato”. Ha anche negato di aver mai ripreso il ministro con gli occhiali intelligenti, spiegando che si è trattato di un acquisto giocoso.

Nel corso dell'intervista, Boccia ha risposto alle accuse di essere una “arrivista sociale”, affermando di non aver bisogno di soldi e che la sua famiglia e i suoi amici hanno già lavori appaganti: “Sapevo che il lavoro era gratis, ho firmato!”. Riguardo alle informazioni in suo possesso, ha confermato di aver ascoltato molte delle conversazioni del ministro, ma ha negato di aver scaricato i suoi messaggi su un computer.

Infine, Boccia ha espresso la volontà di tornare alla sua vita privata, ma a una condizione: “Mi aspetto delle scuse. O il ministro dice la verità, o la dico io, e in quella storia potrebbero emergere altre persone”. Ha anche accennato alla possibilità di una talpa all’interno del Ministero della cultura e ha sottolineato che alcune voci che circolavano, come quella sulle foto presumibilmente compromettenti, erano del tutto infondate. Sul tema dei ricatti, ha confermato di aver letto una mail in cui la Sangiuliano veniva minacciata, affermando che per lei si trattava chiaramente di un ricatto.

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