Donald Trump ha detto di essere preoccupato per “condizioni pericolose per decine di migliaia” di personale delle forze dell’ordine, “i cavalli”, così come per “centinaia di migliaia” di spettatori costretti a stare “fuori durante le ore”.
Questo cambiamento promette di essere un grattacapo logistico poiché decine di migliaia di sedie sono state installate nel Mall e migliaia di fotografi e televisori devono essere pre-posizionati lì.
Secondo i giornalisti presenti sul posto, già venerdì pomeriggio cominciava ad essere allestito un palco sotto la Rotonda del Campidoglio.
“Sarà una magnifica esperienza popolare, soprattutto per il numerosissimo pubblico (atteso) in televisione”, ha elogiato l’imprenditore.
Questione simbolica per Trump
Le folle nel Mall rappresentano un enorme problema simbolico per Donald Trump.
Il suo primo giuramento, il 20 gennaio 2017, continua a essere oggetto di polemiche sul numero di spettatori quel giorno: tra 1,5 milioni e qualche decina di migliaia a seconda delle fonti. Il repubblicano, ora 78enne, ha paragonato la sua cerimonia a quella del suo predecessore e rivale Barack Obama nel 2009.
Quest’anno, secondo fonti parlamentari, erano già stati distribuiti circa 220mila biglietti, prima della decisione di riportare la cerimonia tra le mura del Campidoglio.
Invece, la Capital One Arena, una grande sala polisportiva e da concerto da 20.000 posti nel centro di Washington, sarà “aperta lunedì per assistere dal vivo a questo evento storico”, ha detto Donald Trump. “Mi unirò al pubblico lì dopo il mio giuramento”, ha promesso l’ex conduttore televisivo.
Coloro che sfidano il vento e il freddo potranno comunque restare in piedi lungo la parata altamente coreografata del presidente inaugurato dal Campidoglio alla Casa Bianca in Pennsylvania Avenue.
Questa arteria e il quartiere circostante sono protetti da barriere di metallo nero alte 2,4 metri e da circa 25.000 poliziotti e militari, secondo i servizi segreti, la polizia incaricata di proteggere il presidente e gli alti funzionari.
Un sostenitore di Donald Trump, venuto espressamente dalla California, Matthew Medill, ammette all’AFP che molti rimarranno delusi ma si aspetta “molto entusiasmo giubilante, qualunque sia il tempo”.
In ogni caso, quella del 20 gennaio sarà una delle condizioni meteorologiche più polari nella storia degli Stati Uniti.
Per il suo secondo insediamento nel 1985, anche il repubblicano Ronald Reagan dovette rifugiarsi sotto il Campidoglio e annullare una parata militare. Quella del democratico John F. Kennedy nel 1961, invece, si tenne a -5°C e sotto 20 cm di neve.
E il nono presidente degli Stati Uniti, William Henry Harrison, volle affrontare l’inverno del 1841 per dimostrare che a 68 anni era ancora in buona forma. Uscendo senza cappotto né cappello, si ammalò di polmonite che gli tolse la vita un mese dopo.