Il sindaco di Victoriaville, Antoine Tardif, ha deplorato lunedì le canzoni cantate dagli oppositori di un progetto immobiliare durante il primo consiglio comunale dell’anno.
Alla sessione del 13 gennaio era presente un gruppo di cittadini contrari al progetto di 300 unità abitative sul sito dell’ex cava di sabbia di Arthabaska.
Dopo che il sindaco ha annunciato che il progetto sarebbe andato avanti, i cittadini hanno cantato per segnalare il loro disaccordo.
“Consiglio comunale, consiglio comunale, voterete? Voterai? Salva la cava di sabbia, salva la cava di sabbia. Vota no. Vota no”, cantavano sulle note della canzone “Frère Jacques”.
Il sindaco ha poi risposto.
“I miei figli hanno 4 e 6 anni quindi non cantiamo più queste canzoni, ma è comunque un bel ricordo”, ha detto. Mi fa pensare a loro in una sessione come questa, è sempre divertente.”
Ma seguì una seconda canzone.
“Victoriaville, Victoriaville, lo sai? Sai? Sviluppo sostenibile, sviluppo sostenibile, sviluppo sostenibile, non è questo. Non è così”, canticchiarono di nuovo.
Il sindaco ha successivamente voluto rivolgersi direttamente al gruppo per denunciare il loro comportamento.
“Purtroppo, in ogni sessione alla quale siete venuti fin dall’inizio, abbiamo dovuto affrontare una mancanza di rispetto che considero ancora notevole”, ha detto. “Attacchi alla nostra integrità, attacchi all’integrità dei dipendenti del Comune, e questa sera, per la prima volta, una nuova canzone a noi dedicata”.
“Esiste il diritto ad avere opinioni divergenti e non sto dicendo che sia malsano averle, ma penso che alcune delle tecniche che usi non trovino posto”, ha detto. -ha aggiunto. Vi invito all’ordine e alla calma in una seduta in cui tutti sono presenti in buona fede, in una questione che non è facile, ne sono d’accordo, ma che merita rispetto.
In un messaggio pubblicato sul suo account Facebook, il sindaco precisa che doveva parlare apertamente.
“Ho sempre cercato di rispettare l’opinione di tutti […] ma non permetterò che la sala del consiglio diventi un circo”, ha scritto.
Si tratta di una delle 300 case di ogni tipologia situate sul sito dell’ex cava di sabbia di Arthabaska, sul Boulevard des Bois-Francs Sud.
L’autorizzazione data lunedì dal consiglio comunale permette di modificare un regolamento affinché questo progetto possa vedere la luce.
Il promotore deve, tuttavia, rispettare alcune disposizioni relative all’ambiente.
Gli oppositori del progetto hanno anche richiesto uno studio sull’impatto ambientale che il progetto avrà sugli ambienti naturali circostanti.
Il 27 gennaio è prevista anche una sessione di consultazione pubblica su questo progetto.