Il Ministero degli Affari Esteri e la Comunità Nazionale all’Estero hanno annunciato, tramite un comunicato stampa, diffuso sabato 11 gennaio 2025, misure eccezionali a favore della comunità algerina all’estero.
La decisione mira a facilitare le procedure di ingresso dei membri della comunità algerina e il loro ritorno nei luoghi di residenza all’estero.
Il comunicato precisa che i membri della comunità algerina residenti all’estero sono autorizzati a entrare e uscire dall’Algeria in via eccezionale e senza visto, fino al 31 dicembre, a condizione che si impegnino a utilizzare gli stessi documenti di cui sono in possesso, al momento del loro ingresso in Algeria.
Per beneficiare di queste agevolazioni gli espatriati devono presentare un passaporto estero in corso di validità accompagnato dalla carta d’identità elettronica nazionale biometrica, anche se scaduta, oppure un passaporto estero in corso di validità accompagnato dalla carta. identità elettronica biometrica nazionale. Possono ancora presentare un passaporto algerino biometrico, anche se scaduto.
Questa decisione, che, precisa il MAE algerino, “rientra nelle direttive del Presidente della Repubblica, che pone particolare attenzione al soddisfacimento delle esigenze dei membri della comunità nazionale residenti all’estero”, viene annunciata all’indomani del fallito espulsione del cittadino algerino verso l’Algeria. Questa procedura di espulsione è avvenuta a seguito di un’ordinanza amministrativa emessa dalle autorità francesi contro il cinquantenne algerino per il reato di propaganda del terrorismo e di omicidio di oppositori del regime algerino attraverso i social network.
Queste nuove disposizioni, la cui validità è limitata nel tempo, possono essere viste come un gesto di buona volontà a favore degli algerini all’estero. Soprattutto perché rispondono ad una richiesta espressa da tempo ma rimasta a lungo senza risposta.
Da qui la questione sollevata dalla scelta del momento per l’annuncio di queste agevolazioni che si inserisce nel contesto dell’incidente diplomatico con la Francia.
Il collegamento cronologico tra i due eventi è facile da stabilire. Quanto alle motivazioni alla base delle misure decise da Tebboune, esse vanno ricercate nella risposta diplomatica che l’Algeria intende dare al ritorno forzato ma infruttuoso di un proprio cittadino nel proprio territorio, a seguito di una decisione amministrativa delle autorità francesi.
Una risposta delineata, peraltro, a grandi linee, nel comunicato stampa diffuso sabato pomeriggio scorso dal dipartimento di Stato del ministro Ahmed Attaf in risposta alle dichiarazioni dei ministri dell’Interno e degli Esteri francesi.
Dichiarando di voler facilitare le procedure amministrative per i suoi cittadini residenti all’estero, l’Algeria vuole dimostrare che è preoccupata per il benessere della sua diaspora, ricordando alla Francia l’importanza di rispettare i diritti dei suoi cittadini. . Questa comunicazione è un cauterio su una gamba di legno e gli espatriati non cercano queste misure senza futuro ma serie per tutti gli algerini. Come la creazione di una banca algerina in Francia, un migliore sostegno nei consolati, prezzi dei biglietti aerei come quelli dei vicini e non proibitivi…
Chiaramente, l’Algeria rimane fedele al suo atteggiamento di sfiducia nelle sue relazioni più marce che mai con la Francia.
Ovviamente, la riduzione dell’escalation e la ricerca di pacificazione non sono all’ordine del giorno nella sponda meridionale del Mediterraneo.
La redazione