piogge torrenziali cadono su un’isola ancora traumatizzata dal ciclone Chido

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Immagine satellitare che mostra la tempesta Dikeledi in avvicinamento a Mayotte, 11 gennaio 2025. ESA/AFP

Distrutta dal ciclone Chido meno di un mese fa, Mayotte ha subito, domenica 12 gennaio, nel sud e nel centro dell’isola, le piogge torrenziali della forte tempesta tropicale Dikeledi, temendo una nuova grande catastrofe. Dopo aver attraversato la punta settentrionale del Madagascar, dove ha causato la morte di almeno tre persone e provocato più di 1.000 vittime, la bassa pressione è passata, nel primo pomeriggio, a 95 chilometri dalle coste meridionali del centounesimo dipartimento francese, che si lecca le ferite dal 14 dicembre 2024.

Da sabato, alle 22:00 ora locale (20:00 a Parigi), Mayotte è stata messa in allerta rossa, con il divieto ai residenti di uscire e spostarsi.

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La tempesta Dikeledi è stata meno potente di Chido, che ha provocato almeno 39 morti, più di 100 dispersi e 5.000 feriti. Soprattutto Chido aveva soffiato con raffiche superiori a 220 km/h, radendo al suolo tutte le baraccopoli, strappando i tetti dei solidi edifici e distruggendo foreste e piantagioni. Dikeledi era più un temporale. La prima aveva devastato soprattutto il nord dell’isola. La seconda ha interessato piuttosto il sud.

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