Chiede sentenze più dure

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Di fronte all’orrore dello stupro di gruppo di una ragazza di 13 anni con disabilità mentale, l’Associazione marocchina per i diritti umani (AMDH) chiede azioni legali più rigorose contro gli stupratori.

In una lettera indirizzata al Procuratore Generale del Re presso la Corte d’Appello di Marrakech, l’AMDH, sezione Attaouia/Tamalalt, afferma l’indignazione collettiva per un atto che va oltre ogni comprensione, vale a dire lo stupro collettivo di una ragazza disabile di 13 anni .

La vittima, residente nel douar di Oulad Salama nel comune di Ouled Araad, ha subito abusi ripetuti da parte di tre individui di età compresa tra 60 e 72 anni. L’incubo di questa bambina si è concluso con una gravidanza e un parto cesareo presso l’ospedale di Salama venerdì 10 gennaio 2025. Lo shock di questa realtà è insopportabile, non solo per la vittima, ma anche per l’intera società familiare che deve affrontare una tale barbarie atti.

AMDH descrive questo crimine abominevole come una flagrante violazione dei diritti del bambino, equiparando questo atto alla tortura fisica e psicologica. Nel suo comunicato insiste sulla necessità di un’indagine approfondita, affinché emerga la verità e si stabiliscano le responsabilità. Gli attivisti chiedono anche che la risposta giudiziaria sia commisurata all’orrore dei fatti.

Con questa piattaforma l’Associazione afferma che è tempo di agire, per proteggere i bambini e le persone con disabilità contro ogni forma di violenza e sfruttamento. Inoltre, è urgente che la giustizia si pronunci con fermezza per restituire la dignità alla vittima, anche se gli autori di questo odioso crimine l’hanno più volte distrutta.

Morocco

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