Nel 2024, secondo Auto-Suisse, le vendite di veicoli ibridi in Svizzera sono aumentate del 17%, mentre quelle di auto elettriche sono diminuite del 12,5%. Le difficoltà di ricarica ed i prezzi praticati spiegano soprattutto questo sviluppo.
“Se non ci sono terminali, non compreremo un’auto elettrica”, testimonia un autista nella sala delle 19:30. Di fronte al rifiuto del proprietario di installare una stazione di ricarica nel suo edificio, Danielle alla fine ha preferito acquistare un’auto ibrida.
Questa pensionata menziona anche la stazione di ricarica nel parcheggio P+R vicino a casa sua come “sempre occupata”. Certo, avrebbe potuto ricaricare l’auto da casa con un adattatore, ma “ci vuole tempo”. E “far passare un cavo attraverso la finestra sarebbe un po’ complicato”.
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Facile da usare
Responsabile di Emil Frey a Les Vernets a Ginevra, il concessionario Urs Burger conferma il successo dei veicoli ibridi. Nel 2024, tre veicoli su quattro venduti in questo garage erano di questo tipo.
Secondo il concessionario i clienti cercano soprattutto una “guida silenziosa”. Con un’auto ibrida «non devi preoccuparti di guidare elettrica o benzina, non c’è nessun pulsante per attivarla, fa tutto il computer».
Clienti attratti dal prezzo
Un altro vantaggio: il prezzo di acquisto. Troviamo, ad esempio, un modello ibrido a 30.000 franchi, ovvero 2.000 franchi in più rispetto alla sua versione a benzina, ma soprattutto 10.000 franchi in meno rispetto all’equivalente elettrico.
Resta il fatto che un veicolo ibrido pesa più di un veicolo elettrico e fa ancora molto affidamento sul motore termico. Abbastanza per evitare di caricare al terminal, ma non di andare alla pompa.
I produttori adattano le loro strategie
Anche i produttori, che negli ultimi anni si sono spesso concentrati sui veicoli completamente elettrici, hanno compreso questo sviluppo e stanno adattando le loro strategie. Pertanto, Stellantis ha annunciato venerdì che la priorità per il 2025 sarà quella di aumentare il numero di versioni ibride sui modelli di tutti i suoi marchi, come Opel, Citroën o Fiat. Anche Renault e Toyota hanno preso un vantaggio su questo tipo di motore.
I marchi hanno nel mirino anche la scadenza del 2035, con la fine della messa in circolazione dei nuovi veicoli a benzina, seguendo i desideri dell’Unione Europea. I marchi potranno commercializzare solo veicoli a emissioni zero, privilegiando i veicoli elettrici.
Argomento televisivo: Charlotte Onfroy-Barrier
Adattamento web: Julie Liardet
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