Mentre il primo ministro François Bayrou farà martedì la sua dichiarazione di politica generale e potrebbe fare un gesto verso la sinistra sulla riforma delle pensioni, la destra aumenta la pressione sui centristi. Il presidente del Senato, Gérard Larcher, ha dichiarato di non volere «né sospensione né abrogazione» della riforma delle pensioni, in un’intervista a pariginopubblicato Sabato 11 gennaio sera.
“Il messaggio è chiaro: né sospensione né abrogazione! Martedì il primo ministro farà la scelta. Al Senato non condurrò alcuna procedura di sospensione o abrogazione”ha dichiarato il leader dei repubblicani (LR), che ha avvertito: « Partecipazione [au gouvernement] non significa rinuncia. »
“Se abrogassimo la riforma delle pensioni, il costo sarebbe di 3,4 miliardi di euro nel 2025, e quasi 16 miliardi nel 2032”sostiene Larcher basandosi sulle stime dell’assicurazione pensionistica. Il presidente del gruppo socialista al Senato, Patrick Kanner, stima che congelare la riforma per sei mesi costerebbe “Tra 2 e 3 miliardi di euro”che potrebbe essere prelevato dal Fondo di riserva pensionistica.
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“Cose a cui la destra non rinuncerà”
“Ho fiducia nel Primo Ministro. Che sia aperto e che dialoghi con la sinistra, non ho alcun problema. Molto semplicemente, sul sovranista e sul bilancio ci sono cose a cui la destra non rinuncerà”avverte il senatore di Yvelines.
Gérard Larcher dice di aspettarsi la dichiarazione di politica generale del signor Bayrou “una linea, un percorso e degli impegni”e, per quanto riguarda il bilancio, “che continuiamo a ridurre il deficit e la spesa pubblica con azioni concrete, in particolare sugli enti statali e sulla semplificazione” – cita in particolare l’Agenzia per l’Ambiente e la Gestione dell’Energia (Ademe) e la sua “più di 4 miliardi di budget”. “Chiediamo che non ci siano tasse aggiuntive rispetto a quelle già dibattute al Senato, ovvero la addizionale sulle grandi imprese e la tassazione sui redditi più alti”aggiunge a nome del partito di destra.
Intervistata sabato mattina su France 2 su una possibile sospensione della riforma delle pensioni, la portavoce del governo Sophie Primas, anche lei delle fila di LR, ha detto “che oggi tutto [était] sul tavolo». “Tutte le richieste sono state ascoltate”Di più “dobbiamo trovare la strada che ci permetta di non deteriorare le finanze pubbliche e anzi di migliorarle”ha detto.
“Il Primo Ministro deciderà questo fine settimana e lo annuncerà nella discussione generale”ha chiarito riguardo ad un possibile adeguamento del rinvio dell’età legale di partenza a 64 anni. Ma, parlando “personalmente”MMe Primas ha detto che sembrava una pausa “estremamente difficile”. “Per prendersi una pausa serve un atto legislativo, perderemo tempo”osservò.
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Inoltre, alla domanda sull’introduzione del voto proporzionale, il signor Larcher non ha risposto “non naturalmente incline”ma propone di aprire il dibattito “sulla rappresentanza proporzionale in alcuni dipartimenti purché sia salvaguardato il legame tra deputato e territorio”consentendo ancora una volta ai parlamentari di avere anche un mandato esecutivo locale, “il sindaco per esempio”.
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